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Nespolo: "Lo scempio dei diritti umani in Turchia è intollerabile!"

Seguo con apprensione e sconcerto quello che sta avvenendo in Turchia ai danni delle libertà civili e di espressione. I membri della band “Grup Yorum” sono sotto processo per terrorismo perché suonano e cantano i diritti degli ultimi. Alcuni componenti del gruppo hanno già pagato con la vita attuando uno sciopero della fame per protestare contro il regime di Erdoğan e i suoi processi farsa. Helin Bölek, Mustafa Koçak e il bassista Ibrahim Gökçek sono morti da perseguitati. La persecuzione della band e del loro centro culturale Idil a Istanbul va avanti da tempo. Il regime di polizia e privazione delle libertà - consolidato in due decenni di potere di Erdoğan – si è intensificato dal 2016, anno del tentato golpe in Turchia: centinaia i politici, i giornalisti, gli artisti, i musicisti, gli scrittori, gli attivisti in carcere, fra cui Nûdem Durak, artista e musicista curda condannata a 19 anni di carcere perché ha cantato nella sua lingua! Con la scusa dell'emergenza Covid-19 la repressione aumenta di ora in ora. L'Italia e l'Europa hanno il dovere di intervenire. Faccio appello alle forze democratiche, al Ministro degli esteri, al governo: non è più tollerabile assistere a questo scempio dei diritti umani continuando a fare affari con la Turchia di Erdoğan. Mai più questa colpevole indifferenza!

Carla Nespolo - Presidente nazionale ANPI

29 maggio 2020