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La Repubblica partigiana di Carnia

"Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia”. L'iniziativa è dell’Università degli Studi di Udine e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per valorizzare la straordinaria esperienza storica della Zona Libera della Carnia e dell’Alto Friuli.
Nel 1944, per alcuni mesi, un’area di 2.500 kmq tra Friuli e Veneto, comprendente circa 90 mila abitanti e una quarantina di Comuni, venne affrancata dal Reich hitleriano. Vi si costituì una Repubblica partigiana comprendente tutte le forze politiche democratiche, nella quale si sperimentò un eccezionale spazio di libertà e partecipazione popolare che anticipò alcune delle conquiste dell’Italia repubblicana.

Il progetto “Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia” è partito nel 2009 per impulso di un imprenditore ampezzano, il partigiano Giovanni Spangaro, “Terribile”, che si è rivolto con una lettera aperta al Presidente Napolitano per invitarlo a patrocinare l’iniziativa. È stato quindi fatto proprio dal Rettore dell’Università degli Studi di Udine prof. Cristiana Compagno e dal Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo.

La vicenda della Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli è stata più volte raccontata. La sua breve ma intensa esistenza non è ancora, tuttavia, adeguatamente conosciuta nel suo significato storico e civile, soprattutto tra le generazione più giovani.
Oltre al progresso della ricerca scientifica, storiografica e documentaria su questo importante episodio e alla diffusione delle conoscenze acquisite, è dunque necessario sensibilizzare il mondo della scuola al fine di attivare meccanismi intergenerazionali di trasmissione della memoria e conservazione del patrimonio ideale su cui si basa la convivenza civile.

Il 1 giugno 2010 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso l’utilizzo del logo per le celebrazioni del 150° dell’unità d’Italia, con la motivazione che l’iniziativa «è volta ad analizzare uno dei momenti più significativi della nostra Resistenza, promuovendo, specie tra i giovani, gli ideali di libertà e unità che uniscono idealmente le lotte risorgimentali a quelle partigiane, trovando il proprio compimento nella Costituzione della Repubblica italiana».

Quattro sono le iniziative in realizzazione, che si concluderanno questa primavera:
un convegno di studi storici per presentare nuove ricerche e comparare l’esperienza della Zona Libera della Carnia e dell’Alto Friuli a quella di altre zone partigiane in Italia e all’estero;
un film-documentario girato sui luoghi della storia che raccolga le testimonianze degli ultimi protagonisti dell’esperienza;
un percorso didattico rivolto alla scuola secondaria da inserire nell’ambito del nuovo insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”;
un progetto di percorso di turismo storico e ambientale nei luoghi della Resistenza.


L'iniziativa è condotta in collaborazione con l'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, con il sostegno della Fondazione CRUP e il contributo di De Agostini Scuola e Misa.