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"Dal 25 aprile non si torna indietro"

Dal 25 aprile non si torna indietro. È su questa posizione dell’Anpi che punta l’agenzia Ansa resocontando la conferenza stampa di oggi 21 marzo sul 15 congresso nazionale che si svolgerà a Torino dal 24 al 27 marzo inserito nel programma ufficiale delle Celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Non si torna indietro dal 25 aprile, «da quella straordinaria primavera di liberazione grazie alla quale il Paese ha potuto conquistare la democrazia. Non si torna indietro dall'Unità d'Italia, spezzata dal nazifascismo e ricostituitasi grazie alla Resistenza».

L’Ansa ricorda che questi principi l'Anpi li difende sin dal 1944 (anno in cui è stata costituita a Roma) li ribadirà a Torino.
Dove, protagonisti saranno le donne (un terzo dei delegati e presidenti di una quarantina dei 110 comitati provinciali ) e i giovani sotto i trent'anni (una percentuale significativa delle nuove adesioni) che negli ultimi anni hanno inaugurato una nuova stagione dell'associazione.

Da parte sua l’Adnkronos ha sottolineato che "l'associazione è presente in tutte le province italiane, con oltre 120mila iscritti nel 2010, a fronte dei 105mila nel 2009".

L’Asca, un’altra agenzia nazionale, ha invece messo in rilievo come per l’Anpi l'Unità dell'Italia ''è un bene irrinunciabile per il presente e il futuro del Paese'', per questo è contraria al ''secessionismo leghista ammantato di federalismo e contro politiche governative ad esso corrive ma, al tempo stesso, esasperatamente centraliste e taglieggianti dei poteri locali e regionali e delle loro risorse finanziarie necessarie per le politiche sociali''.

Tutte le agenzie hanno inoltre evidenziato la posizione dell’Anpi sulla Libia. Problema di estrema attualità su cui ha parlato Luciano Guerzoni, per la segreteria nazionale.Oltre al ''ripudio'' dell'uso delle armi, Guerzoni ha ribadito di porsi ''il problema di come rispondere ai libici che sulle piazze ci chiedono di sostenerli per conquistare la libertà e i diritti umani''. ''Bisogna capire - ha aggiunto Guerzoni - cosa si puo' fare contro la guerra in tempi sufficientemente rapidi per stare dalla parte dei libici contro Gheddafi''.


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