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La procura di Stoccarda archivia la strage di Sant'Anna. L'Anpi: "Indecente"

Ci possono essere archiviazioni giuste e colpevoli. E poi ci sono quelle indecenti. Ed è l'esempio di quella decisa dalla Procura di Stoccarda per la strage di Sant'Anna di Stazzema. Una decisione che suscita indignazione

Doveva appunto decidere sul ricorso contro l'archiviazione della strage di S.Anna di Stazzema. Decisione che alla fine è arrivata. La sentenza è stata "archiviazione".

"Se la notizia è esatta commenta Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI - devo dire che sono veramente indignato. Per la strage in questione, alcuni responsabili sono stati condannati, in Italia, all'?ergastolo, con sentenza divenuta definitiva. Possibile che non se ne tenga alcun conto e che per una strage così orribile, in Germania si pensi di chiudere la vicenda con un tratto di penna?"

"Ciò che colpisce - continua Smuraglia - è che il Presidente tedesco è andato questa estate a Sant'Anna, ha fatto un bel discorso, si è rammaricato di quanto accaduto allora ed ha parlato della necessità di una memoria condivisa. Ma come è possibile, se poi decisioni come questa di Stoccarda scavano un solco ancor più profondo non solo con i familiari delle vittime, ma anche con tutti i cittadini che aborrono la violenza e la barbarie e confidano che i popoli possano diventare amici?"

"Esprimo un sentimento di viva protesta e indignazione; e ne faccio partecipi anche tutti coloro - italiani e tedeschi - con i quali si è cercato di percorrere un cammino di pace, rispettando verità storica e giustizia. Vorrei che tutti si impegnassero a farlo, contro ogni tentativo ed ogni sforzo di dividere e di negare giustizia, per creare una convinzione comune e diffusa che, senza giustizia e verità, le profonde ferite scavate dalla barbarie e dalle stragi non si potranno mai rimarginare. Noi, persone responsabili, vorremmo invece arrivare a soluzioni di pace, ma nel rispetto della storia e della verità. Esprimiamo, perciò, la nostra più sentita partecipazione e vicinanza a tutti coloro che vedranno rinnovarsi, con questa triste notizia, dolori, angosce e sofferenze mai sopite".