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Assegnato alla Sezione ANPI di Polistena un bene immobile confiscato alla 'ndrangheta

L'ANPI della Provincia di Reggio Calabria e la sezione ANPI di Polistena (RC) si pone l'obiettivo di riutilizzare un bene immobile confiscato alla ndrangheta per creare un polo culturale che ambisce a far conoscere la Resistenza nel territorio calabrese. E come i partigiani di un tempo si porrà da resistente ad un nuovo regime che opprime quel territorio, il regime mafioso.

Il bene si trova nell'entroterra calabrese precisamente a Polistena, bene confiscato ad una delle famiglie di ndrangheta locale.

L'associazione ambisce a far diventare l'immobile segno di riscatto sociale per la comunità Calabrese. Un immobile che subito dopo la confisca è stato depredato e vandalizzato, qualcuno ha portato via arredi, impianti, serramenti, ringhiere e tutto ciò che si poteva spostare. Una ulteriore vandalizzazione è avvenuta subito dopo l'assegnazione del bene da parte del comune all'ANPI, qualcuno si è intrufolato nei locali devastandolo e sporcandolo rendendo gli ambienti una discarica di rifiuti e di macerie edili.

Ma questo non impedisce gli obbiettivi che ci prefiggiamo, quello di creare un centro che attraverso ricerche e studi vuole far intendere cosa è stata la Resistenza, in un territorio che la storia omette dalle sue pagine per quanto riguarda l'opposizione al fascismo. Ma non solo, vuole essere un contenitore sociale di confronto e di crescita negli ideali dell'antifascismo, della democrazia, della libertà e della difesa della Costituzione.

"Nuova Resistenza", ovvero come 70 anni fa i partigiani si opponevano al regime fascista, l'ANPI a Polistena vuole essere punto fermo nella lotta anti-mafiosa, con la volontà di riscoprire quell'identità al territorio che ha cullato e fatto crescere i propri associati.

Un progetto sociale in un bene confiscato che vuole coinvolgere totalmente la comunità, attraverso una collaborazione a larga scala con istituzioni e altre associazioni, collaborazione fondamentale per sviluppare una mentalità territoriale libera e aperta. Un luogo che deve diventare simbolo di riscatto.

Il valore che accomuna i partigiani calabresi di oggi e di ieri è sicuramente la libertà che, come diceva Calamandrei, "[la libertà] è come l'aria, capisci di averne bisogno solo quando ti manca". In questa zona la libertà è mancata per tanto tempo e solamente ora si vedono degli spiragli di autodeterminazione con azioni di ribellione, grazie ad un'antimafia sempre più partecipe a cui l'ANPI vuole partecipare in maniera attiva e presente.

Per raggiungere tali scopi, abbiamo attivato la presente raccolta fondi dal titolo "Un bene Confiscato per una nuova Resistenza". I fondi raccolti saranno impegnati per ripristinare i locali devastati e deturpati al momento della confisca dai precedenti proprietari. Inoltre serviranno per arredare ed allestire gli ambienti dotandoli tecnologicamente al fine di attivare la comunicazione digitale.

I costi necessari per riattivare il bene immobiliare e renderlo agibile ed utilizzabile dotandolo di un minimo di arredi e di impianti tecnologici con anche l'avvio di prime attività è di 44.000,00€.

La raccolta si svolgerà attraverso due strumenti:

  • Direttamente sul conto corrente della Sezione A.N.P.I di Polistena presso la Banca BANCA DI CREDITO COOPERATIVO CALABRIA ULTRA - IBAN IT95F0709181500000000156001;
  • Sul portale https://gofund.me/70f10b1b.

 I lavori saranno rendicontati e divulgati a tutti coloro che volontariamente daranno il loro contributo.