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Giuseppe Chesi

Nato a Kadolfell (Germania) il 18 marzo 1901, scomparso a Villagrappa di Forlì il 20 settembre 1944, arrotino.

Antifascista, nel novembre del 1926 Chesi, che era padre di due figlie, era stato arrestato dalla polizia fascista per aver sostenuto la campagna contro la condanna a morte, negli Stati Uniti, di Sacco e Vanzetti. Processato dal Tribunale speciale, l'arrotino fu condannato a tre anni di confino (commutati in ammonizione). Non desistette però dal suo impegno democratico tanto che, nell'aprile del 1931 era, clandestinamente, a Colonia, dove partecipò al IV Congresso del partito comunista italiano, prendendo la parola con lo pseudonimo di "Simba". Al rientro in Italia, Chesi fu nuovamente arrestato e sottoposto ai vincoli dell'ammonizione. Il 9 ottobre 1932 l'arrotino finì di nuovo in carcere e, questa volta, ricomparso dinnanzi ai giudici del Tribunale speciale, fu condannato, era il 1933, a due anni di confino. Dopo l'8 settembre 1943 Giuseppe Chesi partecipò alla formazione della 29a Brigata GAP, nella quale si batté contro i nazifascisti. Catturato dai tedeschi il 20 settembre 1944 a Villagrappa di Forlì, l'arrotino comunista fu quasi certamente eliminato dai nazisti. Di lui, infatti, non si è più avuta notizia.