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Enzo Bagnoli

Nato a Castelnuovo Monti (Reggio Emilia) il 27 febbraio 1922, caduto a Ligonchio (RE) il 30 luglio 1944, operaio, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.

Valoroso comandante partigiano (Vampiro era il suo nome di battaglia), Bagnoli si distinse durante la Guerra di liberazione in azioni particolarmente audaci. Nell'estate del 1944, durante i rastrellamenti effettuati sull'Appennino emiliano da munitissime unità tedesche, "Vampiro" contrastò i nazisti in numerose località.
Cadde a Ligonchio nei combattimenti per impedire che i tedeschi distruggessero la centrale elettrica, che sorgeva in quello che è oggi il Parco nazionale dell'Appennino tosco emiliano e che attualmente fornisce energia pulita. "Vampiro" si sacrificò in una resistenza a oltranza, quando si trattò di coprire lo sganciamento dei suoi compagni di lotta. Dopo la sua morte, la 26ma Brigata Garibaldi prese il nome del giovane operaio, che nel dopoguerra fu decorato alla memoria.
Portano il nome di Enzo Bagnoli strade di Castelnuovo Monti e di Ligonchio. Nel sessantaquattresimo anniversario della Liberazione, la sua figura è stata celebrata proprio nel Parco nazionale.