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Gustavo Sacerdote

Nato a Moncalvo (Alessandria) il 10 luglio 1867, deceduto a Roma il 5 luglio 1948, pubblicista socialista.

Studioso di lingua e letteratura tedesca, nel 1895 conseguita la laurea a Berlino, decise di restare in Germania, di dove fu, con lo pseudonimo di Genosse (compagno), corrispondente dell'Avanti!. In quel periodo tradusse le opere di Marx e Engels e la famosa Storia della socialdemocrazia tedesca di Franz Mehring, edita a Roma tra il 1900 e il 1907. Antimilitarista, allo scoppio della Prima guerra mondiale si trasferì in Svizzera, scrivendo a Zurigo su L'avvenire del lavoratore e traducendo le opere di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg. Direttore della "Libreria editrice Avanti!" sino a che non fu soppressa, nel 1925, dai fascisti, Sacerdote fu traduttore di Thomas Mann e autore di una Vita di Giuseppe Garibaldi. Schedato dalla polizia come "sovversivo", nel 1940 fu internato come israelita. Nel secondo dopoguerra riprese la sua militanza socialista e fu presidente onorario della "Associazione amici dell'Avanti!". Suo è un manuale della lingua italiana ad uso degli stranieri, pubblicato nel 1909. A Gustavo Sacerdote, a Roma, hanno intitolato un Largo.