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Bruno Tosarelli

Nato a Bologna il 22 novembre 1918, deceduto a Corticella (BO) il 3 settembre 1977, artigiano tornitore.

Durante la Seconda guerra mondiale, Tosarelli fu militare nel 3° Reggimento Granatieri di Sardegna, col quale partecipò alle operazioni in Albania e Grecia. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, catturato dai tedeschi, fu deportato in Germania. Il suo rifiuto di essere arruolato nell'esercito della repubblica di Salò gli costò mesi di privazioni e sofferenze in campo di concentramento nel Saarland (con lavoro forzato a Volklingen), da cui poté uscire soltanto alla fine della guerra. Il ritorno a casa, nell'estate del 1945, dopo quasi sette anni di guerra e prigionia, e la ripresa del suo mestiere, si accompagnarono per Tosarelli all'impegno civile. Dirigente sindacale e politico, amministratore pubblico, Tosarelli fu, tra i promotori della nascita di una delle maggiori "Case del popolo" del Bolognese, quella di Corticella. Per la realizzazione dell'importante struttura fu presidente dell'apposito Comitato. Non a caso, due anni dopo la sua scomparsa prematura, la Casa del Popolo di Corticella è stata intitolata a Bruno Tosarelli.