Salta al contenuto principale

Mario Cappelli

Nato a Rimini il 21 aprile 1921, impiccato Rimini il 16 agosto 1944, mobiliere.

Faceva il lucidatore di mobili quando, nel novembre del 1943, lasciò il suo lavoro per entrare nella Resistenza romagnola. Operativo in un primo tempo nel Pesarese, rientrò a Rimini per entrare a far parte dei GAP della "Gastone Sozzi". I tedeschi giunsero a lui e a due suoi compagni di lotta, Adelio Pagliarani e Luigi Nicolò, sorprendendoli nel loro rifugio nel centro storico di Rimini, dopo aver selvaggiamente seviziato un altro gappista riminese. Processati da un tribunale germanico, Cappelli e gli altri due furono condannati alla pena capitale; condotti nella centrale Piazza Giulio Cesare, Cappelli e i suoi compagni vi furono subito impiccati. Ricordati da allora come i "Tre Martiri", quella piazza di Rimini dove si è compiuto il loro sacrificio, ha preso, dopo la Liberazione, questo nome. Anche una strada di Rimini è intitolata a Mario Cappelli.