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Ugo Fedeli

Nato a Milano l'8 maggio 1898, deceduto a Milano il 10 marzo 1964, dirigente anarchico, pubblicista.

Aveva soltanto 15 anni quando, mentre faceva l’operaio, aveva subito un primo arresto che, invece di distoglierlo dall’impegno politico lo indusse a impegnarsi nel movimento anarchico. Autodidatta, Ugo Fedeli, cominciò a collaborare con le riviste libertarie dell’epoca e quando, nel 1917, fu chiamato alle armi si rifugiò a Zurigo. Espulso l’anno successivo dalla Svizzera, dovette scontare in Italia, in carcere per 9 mesi, la precedente condanna per diserzione.

Ripresa a Milano l’attività pubblicistica, Fedeli si impegnò nelle pubblicazioni libertarie “Tempra”, “Iconoclasta”, “Individualismo”, “Nichilismo”, assumendo per alcune di queste anche la direzione.

Condannato in contumacia a 7 anni e 6 mesi per l’attentato al Teatro Diana, il giovane anarchico ripara a Mosca e, nel 1922, rappresenta gli anarchici russi al Congresso di Berlino. Due anni in Germania facendo l’operaio e continuando a scrivere, poi ( sul finire del 1923), è in Francia dove riesce a fondare, oltre a riviste anarchiche, anche una Libreria Internazionale.

È il 1929 quando con la moglie Clelia Premoli (che aveva sposato a Milano nove anni prima), Fedeli, che è stato arrestato e espulso dalle autorità francesi, raggiunge Montevideo, dove riesce, continuando a scrivere per fogli libertari, a fondare una Università Popolare dell’Uruguay. Resta in Sudamerica sino all’avvento della dittatura, che lo espelle e lo consegna alle autorità italiane. È il 1933 quando a Napoli gli fanno scontare la condanna per il Teatro Diana e lo mandano al confino per 5 anni. Prosciolto nel 1940 Fedeli è internato in Abruzzo dove lo raggiungeranno la moglie e il figlioletto (nato in Uruguay), che non sopravviverà.

Dopo la Liberazione l’anarchico torna nella sua città natale e si impegna ancora nel movimento libertario. Nel giugno del 1945 è tra i relatori al convegno della Federazione comunista libertaria; nel dicembre 1949 è a Parigi, in rappresentanza della FAI al Congresso internazionale degli anarchici. Nel 1951 accetta da Adriano Olivetti l’incarico di bibliotecario a San Giorgio Canavese, e si inserisce nel Movimento Comunità.

Ugo Fedeli è considerato il maggiore storico del movimento libertario. La sua vasta biblioteca è stata acquistata dall’Olanda ed è conservata all’Istituto di studi sociali di Amsterdam.