Salta al contenuto principale

Il Comitato nazionale ANPI: "Esprimiamo allarme per la tragica escalation del conflitto israelo-palestinese"

"Il Comitato nazionale dell’ANPI nella sua riunione del 13 maggio 2023 esprime allarme per la tragica escalation del conflitto, che conta dall’inizio dell’anno un numero impressionante di morti, nella continua violazione delle risoluzioni internazionali e nella permanente condizione di cattività in cui versa il popolo palestinese.
La frammentazione territoriale, la segregazione e il controllo in una spirale di isolamento e rivolta, lo spossessamento delle terre, i trasferimenti forzati, le detenzioni amministrative, la privazione dei diritti economici e sociali, hanno condotto molte associazioni umanitarie, a partire da Amnesty International e da organizzazioni israeliane oggi al bando in Israele, a denunciare un regime di apartheid nei territori occupati.
Da ormai troppo tempo il conflitto tra Israele e Palestina non ha trovato la soluzione auspicata da molte parti, incluso quella di “due popoli in due stati”, sancito dagli accordi di Oslo del 1993. Da troppi anni l’occupazione israeliana si manifesta con forme violente e prevaricatrici. Inoltre il nuovo governo di Benjamin Netanyau, ha segnato una svolta  oscurantista e autocratica, di fatto negando la divisione dei poteri e accentuando drammaticamente la repressione nei confronti dei palestinesi. Da mesi, per questo, in molte città israeliane sono scese in piazza decine e decine di associazioni laiche preoccupate dalla deriva autoritaria e dall’isolamento internazionale di Israele. 
I primi a pagarne le spese sono soprattutto i palestinesi della striscia di Gaza e della Cisgiordania, minacciata ora da iniziative di vera e propria annessione. Le condizioni di vita in quelle zone, funestate da decine di vittime, sono diventate impossibili e la popolazione civile è costretta alla sopravvivenza, spesso senza acqua e generi alimentari. Le scelte del governo israeliano mettono a repentaglio il suo stesso popolo, sottoposto alle minacce ed ai missilli di Hamas e Hezbollah. 
Per l’autodeterminazione del popolo palestinese e per la stessa sicurezza del popolo israeliano è giunta l’ora di mettere fine a questo regime di occupazione militare e la comunità internazionale deve fare pressione in questo senso.
Il Comitato Nazionale dell’ANPI chiede con forza a tutta la comunità internazionale di tornare agli Accordi di Oslo affinché alla popolazione civile sia garantita una vita sicura e dignitosa attraverso il reciproco e pieno riconoscimento di “due popoli in due stati”, e che si arrivi finalmente da parte di tutti i Paesi e anche del governo italiano al pieno riconoscimento dello Stato di Palestina"

Roma, 13 maggio 2023


 

Allegati