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Osimo, consegna del premio Fabrizi

A Osimo ll 22 aprile l’ANPI consegna il IX Premio Nazionale “Renato Benedetto Fabrizi”. L’ANPI consegnerà domenica prossima il IX premio nazionale dell’ANPI frutto della collaborazione tra il Comitato Nazionale, quelli regionale delle Marche, provinciale di Ancona e della sezione di Osimo nonché dell’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche e della Fondazione Quinto Luna.

La consegna del riconoscimento ai nove insigni, ciascuno per la propria sfera d’interesse o professionale, avverrà al teatro comunale La Nuova Fenice della cittadina marchigiana a partire dalle ore 17.

Gli emeriti che personalmente ritireranno il premio sono: Maria Lisa Cinciari Rodano, Ferruccio De Bortoli (Memoriale della Shoah), Elena Aga Rossi (autrice di “Una guerra a parte”), Emilio Gentile (Storico), Franco Brunetta (ricercatore), Luigi Bizzarri (Capo struttura Storia RAI3-La grande Storia), Marino Severini della Gang (autore della Pianura dei Sette Fratelli), Orietta Maria Varnelli (presidente ActionAid Italia) e ultimo, ma emerito non meno degli altri, colui che mette tutti i giorni la propria vita al servizio dello Stato, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri.

La manifestazione che annuncia la Festa della Liberazione si è ormai consolidata come un’occasione unica in Italia in cui si raccolgono e sono mostrate diverse esperienze di vita che sono esempio per la società italiana, e che hanno in comune il fatto di avere alla base i valori che sono le fondamenta della Resistenza e della nostra carta costituzionale.

Il Premio Nazionale ANPI è così divenuto anche un punto di riferimento e d’incontro da cui spesso sono nate situazioni che hanno avuto, o hanno ancora, una grande valenza culturale e di promozione. Citiamo per tutte Concita De Gregorio, allora alla direzione dell’Unità, che dal ritiro del premio in poi fece partire una campagna d’adesione all’ANPI che ha portato tanti giovani, tanti uomini e donne della cultura e dello spettacolo a dare il proprio sostegno all’associazione dei partigiani italiani. Ma come non ricordare un grande personaggio passato per il premio come Antonio Ingroia che da Osimo in poi si definì “giustamente” partigiano della Costituzione. Recentemente lo stesso Salvatore Borsellino ha ribadito in trasmissione che tutti i magistrati dovrebbero sentire lo stesso sentimento del magistrato palermitano.

Ricordare adesso tutti i premiati che si sono succeduti in quest’arco di tempo e cosa lunga ma chiudiamo il ragionamento con ciò che ha scritto Sandro Ruotolo tempo dopo aver ritirato il riconoscimento dei partigiani: “il regalo più bello che ho ricevuto in vita è stato il premio dell’ANPI”.

Cogliamo quest’occasione per ringraziare di nuovo tutti i premiati che in questi nove anni sono passati per Osimo o Castelfidardo nell’occasione dell’edizione del 150°. Li ringraziamo per quello che hanno fatto, o continuano a fare, affinché l’Italia sia migliore di quella cui ci stiamo lentamente abituando, e perché con i loro dialoghi, i loro sguardi, il loro esempio, le loro emozioni, ci hanno fatto sentire di vivere in un Paese in cui ancora esiste la speranza. I nostri auguri a Umberto Carpi che doveva rappresentare il Comitato Nazionale nell’occasione e che non potrà essere con noi a celebrare la Liberazione.