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In ricordo dell'eccidio a Torlano di Nimis

Nel 68° anniversario, sabato 25 agosto, in Torlano di Nimis si terrà la cerimonia in ricordo delle 33 vittime innocenti dell’eccidio nazifascista.

PROGRAMMA
Ore 10.30 Santa Messa nella Chiesa parrocchiale.
Ore 11.15 corteo verso il cimitero.
Omaggio al Sacello dei Martiri dell’Eccidio.
Saluto del Sindaco o Suo delegato del Comune di Portogruaro.
Saluto del Sindaco del Comune di Nimis, Walter Tosolini.
Alle ore 11.40 presso il luogo dell’eccidio in via XXV Agosto, commemorazione di Marcello BASSO, del Comitato Nazionale Anpi.
dell’A.N.P.I.

La storia

La strage di Torlano, piccola frazione di Nimis, si compie il 25 agosto del 1944. Vi muoiono 33 persone e tra queste nove dei tredici componenti della famiglia De Bortoli di Portogruaro emigrati in Friuli in cerca di lavoro nel 1940, dopo aver ricevuto la disdetta dalla mezzadria di Brussa.
L’eccidio è annoverato tra i più gravi della seconda guerra mondiale, tanto che Lord Russel nel suo libro “Il flagello della svastica” lo definisce ”un atto brutale di vendetta indiscriminata che viola le regole della guerra e offende il sentimento comune dell’umanità”.
Il boia di Torlano, di nome Joachim Fritz fu coadiuvato nell’eccidio da elementi fascisti. Il processo contro di lui non ebbe mai luogo perché il suo fascicolo fu celato con molti altri nell’"armadio della vergogna".
Nel dopoguerra fu celebrato, invece, il processo contro i suoi complici italiani, in più riprese che si concluse, tuttavia, in un nulla di fatto come se l’eccidio non fosse mai avvenuto e non avesse avuto autori.

Portogruaro ha fatto molto per mantenere vivo il ricordo dell’eccidio e per onorare i suoi morti affinché non si spezzi il filo del ricordo che lega questi eventi alla nascita della nostra Costituzione.

All’eccidio è stato dedicato, nel 1988, un libro che ricostruisce la vicenda collocandola nella storia. Un libro che dovrebbe essere aggiornato dagli ultimi documenti, un tempo reclusi nel famoso "armadio della vergogna", che anche grazie alla collaborazione della Procura militare di Padova, l'ANPI di Portogruaro ne è venuto in possesso.

Il libro ha ispirato un testo teatrale recitato dagli studenti del Liceo XXV Aprile e Marco Belli e testi poetici degli studenti della scuola Media di Concordia.