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"Vento da Sud"

A Brindisi, mercoledì 22 febbraio, alle ore 12,00, sarà aperta al pubblico, nelle sale dell’Archivio di Stato, la mostra "Vento da Sud", con una sezione documentaria dedicata ad Antonio Vincenzo Gigante, partigiano brindisino, medaglia d’oro al valor militare, ucciso nel 1944 nella Risiera di San Sabba a Trieste.

L’iniziativa si rivolge soprattutto agli studenti e si inserisce nel progetto "Prova di democrazia", a cui hanno già aderito molti istituti superiori, promosso dall’ANPI di Brindisi e dall’Archivio di Stato, con il patrocinio della Provincia.

Viene quindi riproposta la mostra documentaria e fotografica "Vento da Sud", realizzata nel 2004 dall’I.T.C “G. Marconi” di Brindisi e da istituti scolastici di altre regioni, per l’“Italia liberata - Scuole in rete”, con il coordinamento del prestigioso Istituto “Albe Steneir” di Torino.

Il percorso espositivo presenta gli avvenimenti che si susseguirono nell’Italia del sud dall’8 settembre 1943 al giugno1944, quindi dallo sbarco degli alleati in Sicilia alla liberazione di Roma. Gli oltre 300 documenti selezionati, proposti in tredici pannelli, raccontano la guerra, le condizioni difficili delle popolazioni meridionali, le atroci rappresaglie e l’orrore delle stragi di civili commesse dai tedeschi in ritirata, ma anche i momenti di lotta e di diffusa attività anti tedesca e antifascista, come le azioni di resistenza lungo la strada che da Taranto portava a Bari, a Barletta, a S. Severo, fino alla difesa del porto barese e alla celebrazione, nel gennaio del 1944, del 1° Congresso del Comitato di Liberazione Nazionale, nel teatro Piccinni di Bari.

La sezione di documenti e fotografie Vincenzo Gigante nelle carte della Questura di Brindisi – Schedario politico, a cura dell’Archivio di Stato, propone documentazione rinvenuta nell’archivio storico della Questura di Brindisi, depositato presso l’Istituto e attualmente oggetto di ordinamento ed inventariazione.

Il fascicolo dello schedario politico su Gigante contiene la corrispondenza, le foto segnaletiche, gli atti amministrativi e giudiziari, spediti dalle altre questure a quella di Brindisi e consente una ricostruzione della vita e delle persecuzioni subite dall’antifascista.

Antonio Vincenzo Gigante, nato a Brindisi nel 1901, dove aveva iniziato la sua formazione politica, a vent’anni si era trasferito a Roma per lavorare come muratore cementista. Era diventato sindacalista e sostenitore delle lotte degli edili, aveva poi aderito al partito comunista, divenendone organizzatore in clandestinità. Arrestato nel 1934, veniva condannato a vent’anni di reclusione e poi confinato a Ustica. Dopo l’8 settembre partecipava alla resistenza, al comando di formazioni partigiane nel Friuli Venezia Giulia, ma arrestato dai tedeschi, per una delazione, veniva torturato e poi ucciso nella Risiera di San Sabba.

Il nucleo più significativo della sezione documentaria è costituito dalle copie delle lettere che Vincenzo Gigante inviava alla madre Concetta, residente a Brindisi e qui costantemente controllata dalla questura, e ad altri socialisti brindisini, come Beniamino Andriani. Vengono presentate, inoltre, una lettera autografa della moglie Wanda e le foto originali della cerimonia di commemorazione, svoltasi a Brindisi nel 1952, alla presenza di Umberto Terracini.

La mostra rimarrà aperta dal 22 febbraio al 20 marzo, esclusi i festivi, dalle 9,00 alle 12,30.
L’ingresso è libero e gratuito.


Info 0831/523412. Archivio di Stato di Brindisi, piazza S. Teresa, 4.