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Lodovico Todesco

Nato a Solagna (VI) nel 1915, caduto sul Monte Grappa il 22 settembre 1944, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.

Cugino del professor Mario Todesco, (che mentre insegnava Lettere al Liceo "Tito Livio" era anche assistente volontario alla cattedra di Lingue e letterature slave dell'Università di Padova), Lodovico gli fu sempre accanto nell'impegno antifascista. Dopo che i due cugini furono arrestati dalla polizia fascista e scarcerati dopo mesi di detenzione, mentre Mario tornava (per poco tempo), al suo impegno di insegnante, "Vico" (più giovane), salì in montagna e assunse il comando della Brigata "Italia Libera Campo Croce", una delle formazioni partigiane più attive nella zona del Grappa. Cadde, pochi mesi dopo, combattendo valorosamente contro i nazifascisti che, con un enorme spiegamento di forze, avevano accerchiato e rastrellato tutta la zona, per predisporla per una ormai quasi certa ritirata. Proprio il giorno successivo alla morte di "Vico", anche la sorella del comandante partigiano, Ester, e la madre, Paolina, venivano arrestate e caricate a forza su un camion militare. Di loro non si ebbe più alcuna notizia. Secondo la testimonianza di un soldato austriaco, le due donne non furono portate lontano, ma uccise e il loro corpo occultato nel cemento di una delle tante piramidi anticarro fatte costruire dai tedeschi della Todt presso Cismon del Grappa. Dopo la Liberazione, una via di Bassano del Grappa è stata intitolata a Lodovico Todesco.