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Marcello Pucci Boncambi

Nato a Perugia il 21 luglio 1904, ucciso da marinai fascisti ammutinati al largo della Corsica il 10 aprile 1944, capitano di Fregata, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Era entrato tredicenne all'Accademia navale di Livorno e nel corso della carriera nella Marina militare era diventato uno dei pionieri della collaborazione aeronavale. Aveva anche insegnato arte militare alla Scuola di osservazione aerea di Grottaglie. Durante la Seconda guerra mondiale fece parte del Comando Supermarina e nel dicembre 1943 si trovava in Sardegna, alla Maddalena, alla direzione della Difesa marittima. Il 10 aprile del 1944, mentre a bordo del M.A.S. 505 stava navigando alla volta di Bastia, con l'incarico di dirimere una vertenza sorta tra marinai italiani e francesi, fu ucciso da marinai fascisti ammutinatisi. Con lui furono abbattuti il comandante del M.A.S., Carlo Sorcinelli, e il tenente di Vascello Primo Sarti. La motivazione della decorazione al valore recita: "Ufficiale superiore imbarcato con compiti di servizio su M.A.S. che si trasferiva in base navale avanzata, veniva aggredito assieme ad altri due ufficiali da elementi faziosi che, con armi alla mano, intimavano di cedere al loro intendimento di consegnare l'unità al nemico oppressore. Benché la Patria fosse divisa in due campi, gli spiriti e le circostanze tormentati da una dolorosa, critica situazione, non dubitava un istante sul dovere da compiere, affrontava coraggiosamente gli aggressori e cadeva colpito al petto nell'impari, violenta lotta. Sacrificando se stesso, riaffermava le più elevate tradizioni dell'onore militare e della Marina cui apparteneva". Recano il nome di Marcello Pucci Boncambi vie della sua città natale e di Roma.