"La Cassazione ribadisce la natura fascista e il ruolo dei servizi nella strage di Bologna. Sconcerta il comma del pacchetto sicurezza che autorizza i servizi a compiere gravissimi reati"
«La recente sentenza della Cassazione a Sezioni unite ha confermato in via definitiva le condanne per la strage di Bologna ribadendone la matrice fascista e le responsabilità dei servizi segreti. Non è un segreto che nel corso della storia della Repubblica il ruolo dei servizi è stato spesso collegato a depistaggi e gravissime manomissioni. A maggior ragione appare sconcertante il comma del pacchetto sicurezza – art. 31 - che prevede che gli agenti dei servizi, se autorizzati, possano agire senza essere puniti anche per reati come la direzione di gruppi terroristici e la fabbricazione di esplosivi. Peraltro la stessa Cassazione ha smontato il decreto sicurezza avanzando critiche di metodo e di merito e sollevando dubbi di costituzionalità. Inquieta in questo scenario l’infiltrazione di cinque agenti nella legittima formazione politica “Potere al popolo”. A ciò si aggiunge il caso Paragon, il software israeliano con cui sono stati spiati attivisti e giornalisti italiani. Se si considerano poi la censura del ministro dell’Istruzione al libro scolastico di Greppi, la pratica intimidatoria del prendere le generalità di chi partecipa ad alcune manifestazioni, la minaccia di denuncia penale a diecimila metalmeccanici che a Bologna hanno recentemente manifestato, si delinea un quadro concreto di natura autoritaria e repressiva che può portare ad uno stravolgimento delle istituzioni democratiche. L’ANPI, nell’appoggiare le sacrosante richieste di verità e giustizia da parte delle associazioni dei familiari delle vittime delle stragi, si impegna a tener viva la memoria al fine della individuazione di ogni responsabilità e fa appello a tutte le forze democratiche perché si faccia argine a questa pericolosissima deriva e si salvaguardino i principi costituzionali.»
La Segreteria Nazionale ANPI