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Mario Roveri

Nato a Portomaggiore (Ferrara) il 28 agosto 1921, trucidato a Torino il 7 aprile 1945, tipografo.

Partigiano in una Brigata GL in Valsoana prima; sappista poi nel 2° Settore torinese, il giovane tipografo fu fermato in una strada di Torino (via Verolengo), da un manipolo di fascisti, che erano evidentemente stati informati del suo impegno nella Resistenza. Mentre alcuni militi, armati di fucile mitragliatore, tenevano a bada minacciosamente i passanti, altri massacravano il giovane di calci e pugni. Lo scempio durò quasi mezz'ora, poi Mario Roveri fu finito con una scarica di mitra. In via Bravin, una lapide, fatta apporre dalla famiglia, ricorda ancora la tragica fine di Roveri; non esiste più quella che, sul luogo del massacro, era stata fatta murare dal Comune di Torino.