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Dardano Fenulli

Nato a Reggio Emilia nel 1889, ucciso alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944, generale dell'Esercito, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.

Deciso a darsi alla carriera militare, a diciassette anni si era arruolato volontario ed era stato assegnato al Reggimento lancieri "Milano". Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale come tenente d'artiglieria, Fenulli seguì i vari corsi militari e dopo la guerra etiopica divenne colonnello. Nel gennaio del 1943, promosso generale di Brigata, ebbe incarichi speciali per la difesa territoriale di Bologna, ma nell'aprile dello stesso anno assunse il comando della brigata corazzata della Divisione "Ariete", Nelle giornate fra il 9 e il 10 settembre, come vice comandante della stessa Divisione, prese parte, al contrario di certi alti ufficiali italiani, alla difesa di Roma, guidando, nei pressi di Ciampino, un piccolo gruppo di combattenti. Sfuggito a tedeschi e fascisti che gli davano la caccia, il generale Fenulli, si mise subito ad organizzare formazioni partigiane nella Capitale e nel Lazio, ma la sua attività non durò a lungo. Già nel gennaio del 1944 Dardano Fenulli fu catturato, torturato e rinchiuso in carcere. Ne usci soltanto per affrontare il martirio alle Ardeatine.