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Ernesto De Martino

Nato a Napoli il 1° dicembre 1908, deceduto a Roma il 6 maggio 1965, docente universitario di Storia, etnologo.

Antifascista, De Martino che nel 1945 aveva aderito al PSI per passare poi nel 1950 al PCI, dal 1959 aveva insegnato all’Università di Cagliari Storia delle religioni.

Alle radici dei suoi interessi etnologici, come è stato scritto, “una apertura verso l’intera umanità, al di là degli stretti confini della cultura, accademicamente intesa; dall’altro, però il rifiuto di ridurre l’uomo a qualcosa di immutabile collocato fuori della storia”.

Dopo il suo primo libro (“Naturalismo e storicismo nell’etnologia”), stampato a Bari nel 1941, altri ne sono usciti, molto interessanti, sul mondo contadino meridionale e, in particolare, sul “tarantolismo”.

Provvedono alla loro conservazione e alla diffusione del pensiero di De Martino, l’omonimo Istituto, attivo a Sesto Fiorentino, “per la conoscenza critica e la presenza alternativa del mondo popolare e proletario” e l’Associazione culturale, Società di Mutuo soccorso, costituita a Venezia nel 1997 e a Ernesto De Martino intitolata.