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Alessandro Galante Garrone

Nato a Vercelli l'1 ottobre 1909, morto a Torino il 30 ottobre 2003, magistrato e storico.

Studente di Legge, nel 1927 prese parte alle manifestazioni degli universitari torinesi contro i fascisti persecutori del prof. Francesco Ruffini. Più avanti, vinto brillantemente il concorso per entrare in magistratura, si avvicinò al movimento di "Giustizia e Libertà" e nel 1942 fu tra i fondatori del Partito d'Azione a Torino. Dopo l'8 settembre 1943, sfollato con la famiglia a Coassolo Torinese, entrò in contatto con le prime formazioni partigiane della Valle di Lanzo. Nel dicembre dello stesso anno divenne ispettore delle formazioni "G.L." del Piemonte e tenne in particolare i contatti con le Divisioni del Cuneese. Membro del C.L.N. piemontese nella primavera del 1945, dopo la liberazione di Torino fece parte della Giunta regionale di governo e della Giunta consultiva durante l'amministrazione degli Alleati. Galante Garrone ha accompagnato sempre gli studi giuridici a quelli storici, tanto che questi ultimi finirono per assumere la preminenza e per indurlo a chiedere nel 1963 il collocamento a riposo dalla magistratura (era consigliere di Corte d'Appello a Torino) per potersi dedicare completamente - era già libero docente di Storia moderna all'Università di Torino - all'insegnamento. Ha insegnato storia moderna, storia contemporanea e storia del Risorgimento negli Atenei di Torino e Cagliari ed è autore di importanti pubblicazioni sulla Rivoluzione francese, sulla storiografia rivoluzionaria e sul Risorgimento italiano. Collaboratore di numerose riviste, commentava su La Stampa di Torino - ha fatto discutere la sua opposizione al rientro in Italia degli eredi maschi dei Savoia - i problemi più scottanti della società italiana. È deceduto nella sua casa di Torino, dopo un ricovero in ospedale. Testimoniano che pochi giorni prima di morire, cantasse con un filo di voce canzoni della Resistenza.