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Gianfranco Versura

Nato a Malalbergo (Bologna) l'11 giugno 1922, fucilato a Maccaretolo il 17 settembre 1944, bracciante.

Chiamato alla armi nel 1942, il giovane aveva prestato servizio militare in Artiglieria. All'annuncio dell'armistizio era tornato a casa e, dopo qualche tempo, era entrato nella Resistenza, militando nel Battaglione "Gotti" della quarta Brigata Garibaldi "Venturoli". Nel settembre del 1944, allorché il CLN locale e i Gruppi di Difesa della Donna organizzarono davanti alla sede comunale - che era stata spostata a Massummatico (San Pietro in Casale) - una manifestazione per la pace, Versura si adoprò perché la iniziativa avesse, come ebbe, il massimo successo.
I fascisti, furibondi, reagirono con estrema ferocia. Gianfranco Versura, Dino Mazzucchelli, Omar Nanni e Giuseppe Setti, arrestati subito dopo la protesta popolare, furono trasportati nella "Valle delle tombe" a Maccaretolo e passati per le armi.