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Don Domenico Orlandini

Nato nel 1913, deceduto a Pianzano di Carpineti (Reggio Emilia) il 18 ottobre 1977, sacerdote.

È stato uno dei pochi sacerdoti cattolici che, ignorando le regole canoniche, abbiano impugnato le armi contro i nazifascisti. Non a caso era amico di don Pasquino Borghi, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Don Domenico era parroco a Poiano di Villa Minozzo (RE) quando, dopo l'armistizio, in contatto con i Servizi segreti inglesi, si adoprò nel salvataggio di moltissimi prigionieri di guerra alleati. Nella primavera del 1944, paracadutato sull'Appennino reggiano, organizzò i collegamenti tra partigiani e Alleati. Nel mese di giugno "Carlo" (questo il nome di battaglia di don Orlandini), partecipò ai combattimenti che, il giorno 8, portarono alla liberazione di Ligonchio, alla creazione della "repubblica di Montefiorino" e poi all'amministrazione della "Zona libera", nella quale "Carlo" operò come intendente delle formazioni partigiane reggiane. Dalla fine di agosto don Orlandini tentò di rimarcare la distanza idelogica tra i suoi partigiani ("Battaglione Fiamme Verdi"), e quelli delle "Garibaldi", ma lo stesso CLN fece confluire nelle "Fiamme Verdi" (che divennero così 284ma Brigata Fiamme Verdi), forti contingenti di combattenti, senza discriminazioni partitiche. Gli uomini di "Carlo" si distinsero soprattutto nei combattimenti di monte Prampa (10/01/1945), Costabona (15/01/1945) e nella battaglia di Ca' Marastoni (01/04/1945). Dopo la Liberazione, don Orlandini fu decorato dagli inglesi con la "Victoria Cross". Nel 1983, S. Folloni ha curato, per le edizioni Alpi di Reggio Emilia, il volume Don Domenico Orlandini. Memoriale di Carlo.

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