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È uscito Cattive compagnie, il nuovo volume della collana I libri di Bulow

Dall'introduzione di Valerio Strinati:

“I testi che seguono costituiscono un sintetico promemoria civile che intende parlare alla coscienza democratica del paese e delle istituzioni che lo rappresentano. Senza pretese di esaustività (sarebbero state necessarie molte più pagine) si mettono in fila alcune vicende (eventi, personaggi, relazioni) che sono state ritenute altrettante esemplificazioni del malessere prodotto da reiterate manifestazioni neofasciste che gli autori ritengono non possa liquidarsi con leggerezza e tanto meno essere oggetto di valutazioni superficiali o, peggio, di rimozioni o di prolungate smemoratezze, così frequenti in un paese che coltiva l'oblio molto più della memoria.

Si potrebbe obiettare che oggi disagio e malessere costituiscono anche la cifra psicologica prevalente di due anni e passa di pandemia e che senza un po' di rimozione saremmo precipitati da tempo in una spirale di depressione individuale e collettiva: ma è proprio per scongiurare questo rischio che occorre dotarsi di strumenti per orientarsi e comprendere una realtà che, quanto più appare sfuggente e indecifrabile, tanto più è suscettibile di creare ampie aree di rassegnazione, paura e ostilità, dove fioriscono razzismo, xenofobia, sessismo, ovvero le premesse di ogni ideologia fascista.

Un'avvertenza, prima di procedere oltre: in questo libro si parlerà di eventi ma, come si è detto, anche di persone e questo richiede alla lettrice e al lettore uno sforzo supplementare di comprensione. Le persone sono chiamate in causa in quanto emblematiche di situazioni tipiche. Sono oggetto di critiche anche forti, ma l'obiettivo di questo lavoro non è né suscitare ostilità contro i singoli né tanto meno rivendicare contro di essi sanzioni per comportamenti devianti, la valutazione dei quali è rimessa in primo luogo alla magistratura. Non sono loro i destinatari di queste pagine, ma le cittadine e i cittadini e, insieme, le istituzioni, alle quali va posta una semplice domanda: atti, comportamenti e dichiarazioni di appartenenza che professino pubblicamente adesione alle idee del nazionalsocialismo e del fascismo sono compatibili con posizioni di vertice nelle istituzioni democratiche? Chi è chiamato a ricoprire incarichi e uffici che comportino il diritto/dovere di esprimere la volontà della Repubblica nata dalla Resistenza può legittimamente dichiarare la propria appartenenza a ideologie e organizzazioni che a quella Repubblica e al suo ordinamento costituzionale sono antitetiche? (…)”

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Gli autori del volume:

Giovanni Baldini

analista dati, si occupa di estrema destra per www.patriaindipendente.it, dirige I Libri di Bulow.

Andrea Liparoto

giornalista, responsabile dell'Ufficio stampa e comunicazione ANPI

Thomas Mackinson

giornalista, ha lavorato per L'Espresso, Corriere della Sera - Economia, Panorama. Scrive per il Fatto Quotidiano.

Matteo Pucciarelli

giornalista, tra i suoi libri "Anatomia di un populista. La vera storia di Matteo Salvini" (Feltrinelli) e per edizioni Alegre le storie di Democrazia proletaria, di Syriza e di Podemos (questi ultimi due con Giacomo Russo Spena). Scrive per la Repubblica.

Natalia Marino

giornalista, ha lavorato per Radio Popolare, per Bollati Boringhieri ha pubblicato il volume "L'Ovra a Cinecittà". Dirige www.patriaindipendente.it .

Valerio Strinati

già consigliere parlamentare presso il Senato, è autore di saggi sulla storia d'Italia del '900

Il volume è scaricabile gratuitamente da https://bulow.anpi.it/

Copie cartacee saranno disponibili dal mese di aprile presso le sedi delle Sezioni e dei Comitati provinciali ANPI