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L'ANPI nel Comitato per il NO al referendum sulla giustizia


La data del referendum abrogativo della legge costituzionale cosiddetta sulla giustizia non è stata ancora fissata ma dovrebbe cadere nell’ambito del mese di marzo.

Ciò richiede un rilevantissimo impegno di tutta l’associazione essendo in discussione con questa legge princìpi essenziali dello stato di diritto e, in ultima analisi, della Costituzione repubblicana.

Nell’ultima riunione del Comitato Nazionale (4 dicembre) abbiamo formalizzato la partecipazione dell’ANPI al Comitato nazionale unitario per la campagna referendaria.

L’Associazione Nazionale Magistrati ha costituito un Comitato referendario per il NO. Si impegneranno per il NO anche alcune forze politiche (PD, AVS, 5 Stelle, PRC); allo stato delle cose non è ancora chiaro se verranno costituiti, o meno, veri e propri comitati di partiti. 

Nel corso di diverse riunioni dell’alleanza di forze sociali e sindacali dal nome “Via Maestra”, si è giunti alla conclusione di dar vita a un comitato nazionale che vada molto oltre le forze rappresentate dalla sola “Via Maestra”. Tale comitato ha oramai un profilo ben definito raccogliendo un rilevantissimo numero di costituzionalisti, gran parte dei quali di orientamento cattolico, e alcune personalità di rilievo fra cui Rosy Bindi. Altre rilevanti personalità sono già entrate nel comitato o entreranno nei prossimi giorni.

A capo del comitato nazionale vi sarà il prof. Giovanni Bachelet, figura autorevolissima, figlio del giurista Vittorio Bachelet, assassinato dalle BR.

In sostanza c’è la piena partecipazione di rappresentanti del mondo cattolico progressista.

L’assemblea del Comitato nazionale unitario per il NO sarà formata dai rappresentanti di tutte le forze aderenti, oltre che da numerose, significative, personalità.

A breve si eleggerà un Comitato direttivo con funzioni operative. Il Comitato nazionale unitario, pur distinto dal Comitato per il NO dell’Associazione Nazionale Magistrati e dai partiti che sostengono il NO, manterrà con queste forze un rapporto informale.

Nei prossimi giorni il Comitato sarà presentato in una conferenza stampa. Orientativamente il 10 gennaio si svolgerà a Roma una grande iniziativa pubblica di lancio del Comitato nazionale unitario per il NO.

Sui territori si propone, invece, uno schema molto più elastico, simile a quello in base a cui si costituirono i Comitati per la raccolta di firme per l’autonomia differenziata. In altre parole i Comitati territoriali saranno frutto anche delle esperienze pregresse unitarie e, in base a tali esperienze, potranno o meno comprendere i partiti politici.

Sarà opportuno avere la massima cura affinché i comitati territoriali, pur eterogenei in base alle caratteristiche locali, manifestino la più ampia rappresentanza possibile.

Carlo Ghezzi

Vice Presidente Nazionale Vicario ANPI