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La Segreteria nazionale ANPI alle Istituzioni: "Nel Giorno del Ricordo sia rispettata la verità storica e contrastata la faziosità dell'estrema destra"

Ribadiamo l'orrore e la condanna delle esecuzioni sommarie nelle foibe e rispettiamo il dramma dell'esodo che ha colpito tanti italiani che vivevano in Istria e in Dalmazia. Denunciamo le pesanti esagerazioni e strumentalizzazioni tese non a stabilire la verità storica ma a legittimare il fascismo e delegittimare la Resistenza. Per questa ragione le forze di estrema destra accusano di negazionismo chiunque collochi quei drammi e quelle tragedie, come recita la legge, nella “più complessa vicenda del confine orientale”. Per questo denunciamo il silenzio sull'aggressione italiana alla Jugoslavia del 1941, sui conseguenti crimini e le deportazioni da parte italiana che hanno causato decine e decine di migliaia di vittime, sulla snazionalizzazione dei croati e degli sloveni, sulla mancata punizione dei criminali di guerra italiani e sul sostegno italiano al regime criminale di Ante Pavelić in Croazia. Nella ricostruzione storica di quegli eventi occorre evitare ogni interpretazione nazionalista e proporre una visione sovranazionale, e perciò obbiettiva. La lettura faziosa della storia porta a dividere gli italiani e a creare tensioni con i Paesi confinanti. In nome della comprensione delle gigantesche sofferenze della popolazione dell'Istria, del Litorale sloveno e di tutte le aree di Slovenia e Croazia occupate dagli italiani, nonché delle vittime uccise nelle foibe e degli esuli, lanciamo un appello alle istituzioni, alle forze democratiche ed agli antifascisti affinché in occasione del Giorno del Ricordo sia rispettata la verità storica, sia contrastata la faziosità dell'estrema destra e prevalga la cultura del rispetto, della tolleranza e dell'integrazione.

LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

9 febbraio 2023