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Malga Zonta, da montagne di guerra a montagne di pace

Il 15 agosto a Malga Zonta si svolgerà una manifestazione organizzata dal Comitato onoranze caduti parttigiani costituito dall'Anpi di Vicenza, Trento, Shio e Folgaria.

Questo il programma: ore 9,30 raduno a Folgaria.

Ore 10, commemorazione con interventi di Maurizio Toller, sindaco di Folgaria, Luigi Dalla Via, sindaco di Schio, Giusepope Ferrandi, direttore della Findazione museo storico del trentino.

Seguirà l'orazione ufficiale di Carlo Ghezzi, delle segreteria nazionale dell'Anpi.

Ore 11, messa al Campo.

In quello che oggi è diventato il Parco Trentino-Veneto della Memoria, Malga Zonta costituisce un punto di riferimento di forte valenza storica, culturale e civile nel processo di superamento delle divisioni, delle guerre e nella conquista della pace e della democrazia. Fu infatti per secoli linea tormentata di confine tra Austria e Repubblica di Venezia e successivamente tra Impero austroungarico e Regno d’Italia.

Qui, lungo questa breve linea di confine, caddero più di 6.000 giovani italiani, austriaci, cecoslovacchi nella prima guerra mondiale. Qui, dopo l’8 settembre 1943, a seguito dell’Annessione al Terzo Reich dell’Alpenvorland (province di Trento, Bolzano e Belluno), venne istituita dai tedeschi una nuova linea difensiva, in vista dello spostamento del fronte sulle Alpi. Furono ancora sangue e sofferenza.

Qui, all’alba del 12 agosto 1944, nell’ambito dell’azione a tenaglia che i nazifascisti condussero dalla Valdastico, dalla Valsugana e da Trento, avvenne la strage dei 17 di Malga Zonta. Qui, agli inizi degli anni ’60, nella logica della “Guerra Fredda”, proprio a Malga Zonta fu realizzata la più avanzata base missilistica alpina della N.A.T.O., con ogive atomiche puntate verso le linee del blocco militare dell’Est.

Ora Malga Zonta è luogo di pace e punto significativo di incontro. In quanto tale è stato scelto dall’A.N.P.I. nazionale quale simbolo per le celebrazioni del 25 aprile.

L’incontro del 15 agosto vuole dunque valorizzare i progressi democratici conquistati con tanti sacrficio e trasmettere ai giovani l’insegnamento della storia.

Dal discorso di Piero Calamandrei ai giovani sulla Costituzione:

Quando io leggo nell’art. 2, ”l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”, o quando leggo, nell’art. 11, “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”, la patria italiana in mezzo alle alte patrie, dico: ma questo è Mazzini; o quando io leggo, nell’art. 8, “tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge”, ma questo è Cavour; quando io leggo, nell’art. 5, “la Repubblica una e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali”, ma questo è Cattaneo; o quando, nell’art. 52, io leggo, a proposito delle forze armate, ”l’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica” esercito di popolo, ma questo è Garibaldi; e quando leggo, all’art. 27, “non è ammessa la pena di morte”, ma questo, o studenti milanesi, è Beccaria. Grandi voci lontane, grandi nomi lontani. Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti. Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro a ogni articolo di questa costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione"-