"La riforma della separazione delle carriere è stata voluta per limitare l'autonomia dei magistrati. L'ANPI è e sarà impegnata a contrastare questo mostro giuridico"
"Il Senato ha approvato in seconda lettura la riforma della Giustizia della separazione delle carriere, fortemente voluta dal centrodestra.
Questa riforma, duramente contestata non soltanto dall’intera magistratura, ma anche da parte dell’assoluta maggioranza dei giuristi, dei costituzionalisti e da gran parte degli operatori del diritto, indebolirà il ruolo, l’equilibrio, la serenità e l’indipendenza dell’intera Magistratura.
Da tempo la riforma della separazione delle carriere è stata voluta e proposta per limitare l’autonomia dei Magistrati. Questa riforma non renderà la giustizia più veloce e più giusta e saranno i cittadini i primi danneggiati con processi lenti e incertezza nei giudizi.
Si potrebbe ipotizzare che il passo successivo potrebbe essere il controllo del Governo sui processi penali: la continua invenzione di nuovi reati e l’aumento spropositato delle pene carcerarie, come nella recente legge “sicurezza”, dimostrano le intenzioni della destra.
L’ANPI ha sempre manifestato con fermezza e determinazione la propria contrarietà a tale riforma riconoscendone non soltanto i significativi limiti operativi, ma anche, e soprattutto, la violazione dei principi dei contrappesi previsti dalla nostra Costituzione.
L’Associazione si impegna a contrastare l’approvazione di un così grave mostro giuridico, disponibile da subito a condividere le iniziative che forze politiche, sociali e la cultura democratiche più sensibili vorranno proporre per impedire che questa riforma liberticida entri nel nostro ordinamento.”
Presidente nazionale ANPI
Vice presidenti nazionali ANPI
Segreteria nazionale ANPI