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ll caso Regeni: una questione di principio

Non ci sono parole per esprimersi su un caso drammatico e terribile in sé, ma poi aggravato dal comportamento del Paese (o meglio del Governo del Paese) in cui è avvenuto. Non si tratta di omertà ma di peggio. È sorprendente il fatto che le reazioni del nostro Paese siano così formali e così sostanzialmente “timide”. So bene che ci sono molti interessi economici che “consigliano” prudenza, ma si tratta di cattivi e inaccettabili consigli e di un comportamento incomprensibile.

Lo Stato italiano deve farsi sentire, con tutto il vigore necessario; ed è il caso che lo faccia presto e bene. Non è “solo” una questione di umanità, è anche una questione di principio, tanto più grave quado si legge sulla stampa di diversi casi di persone “scomparse” in Egitto e magari trattate come questo povero ragazzo, torturato come solo gli aguzzini più feroci sanno fare.

Ci uniamo all'appello che arriva da tante parti per la verità e la giustizia; non è tollerabile che ci si prenda in giro raccontandoci frottole, quando si tratta della vita e della sorte di un ragazzo, vilmente torturato e ucciso. Facciamoci sentire, tutti, affinché emerga, almeno, la verità, se non anche la giustizia, come sarebbe necessario.

Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell'Anpi