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Pastasciutta Antifascista a Rimini e dintorni

Un appuntamento all’insegna della condivisione e della memoria. Non ci sono singole personalità al centro, ma i valori e gli ideali dell’Antifascismo e della Democrazia portati avanti persone comuni venute prima di noi. Tornano gli appuntamenti della Pastasciutta Antifascista sul nostro territorio. Ringraziamo sentitamente per il rinnovato appoggio, Coop Alleanza 3.0 e SPI Cgil. Inoltre, siamo lieti di informarvi che durante gli eventi avverrà una raccolta fondi a favore di Emergency.

Le date sono rispettivamente:

• Venerdì 25 luglio Santarcangelo, Bellaria e Riccione;

• Sabato 26 luglio Novafeltria e Morciano;

• Domenica 27 luglio, Rimini, Grottarossa;

• Giovedì 31 luglio appuntamento a Pianventena (San Giovanni in Marignano).

Quello della pastasciutta antifascista nasce il 25 luglio del 1943, come momento di gioia spontanea dopo la caduta di Mussolini. L’Italia veniva da anni di repressione del dissenso, povertà e figli mandati al fronte, mai più tornati. Tanti avevano la speranza che quel 25 luglio del ’43 la guerra fosse finita. Le parole di Decio Mercanti sono esplicative: La sera stessa della caduta di Mussolini, verso le 21, da via Trento un gruppo di cittadini si portò verso la Villa Rosa e di lì a marina centro. Il gruppo esultando e ingrossandosi si diresse verso la piazza Cavour alle grida di: È caduto Mussolini! Viva la libertà! Vogliamo la pace! La manifestazione terminò subito in piazza Cavour per un tafferuglio tra manifestanti da una parte, e un gruppo di polizia e un ufficiale della milizia, dall'altra. All'angolo del caffè Commercio con via Gambalunga, l'ufficiale della milizia diede un pugno al compagno Alessandro Ghelfi. Contemporaneamente, da piazza Giulio Cesare (oggi Tre Martiri) una squadra di una decina di carabinieri avanzanti a ventaglio col moschetto in pugno, intimò lo scioglimento, come avvenne. Gli antifascisti si dispersero nei borghi discutendo sino a tarda ora. Noi oggi sappiamo che era solo l’inizio, ma i Fratelli Cervi di certo non potevano esserne al corrente. Così hanno scelto di mettersi a tavola e condividere un piatto di Pastasciutta, come nella migliore tradizione contadina e Romagnola. Qualche mese dopo, il 28 dicembre 1943, saranno fucilati a Reggio Emilia, rei della loro attività partigiana: colpevoli di desiderare un paese veramente libero.

Oggi ci apprestiamo a vivere un momento di memoria, che sentiamo essere anche di ringraziamento verso tutti quei tanti fratelli Cervi che allo stesso modo hanno sacrificato molto, se non la loro stessa vita, per farci sedere qui, a queste tavole. A pochi chilometri da noi, in Ucraina, Gaza e tanti altri posti del mondo, le persone stanno nuovamente piangendo la morte di un caro e soffrendo la fame. Il nostro pensiero va a chi nel presente, sta vivendo ciò che il nostro paese ha vissuto noi 80 anni fa. Vi aspettiamo numerosi agli appuntamenti! Per informazioni potete contattarci sul seguente indirizzo email: anpiriminiprovinciale@gmail.com

Allegati
Comunicato stampa (608.41 KB)