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Verità e giustizia sulle stragi naziste e una campagna contro il neofascismo

Con la Festa Nazionale ANPI diremo parole chiare e forti su grandi questioni Nazionali: verità e giustizia per le stragi nazifasciste, una legislazione efficace per contrastare il neofascismo, inaccettabile la riforma costituzionale in esame in Parlamento. Questo in sintesi le anticipazioni fatte dal presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia, presentando la terza festa nazionale dell'Associazione che si svolgerà a Marzabotto dal 14 al 17 giugno.

"Con la Festa Nazionale che terremo a Marzabotto diremo parole chiare e forti su tre grandi questioni Nazionali - ha anticpato Carlo Smuraglia. "Parleremo di stragi nazifasciste un tragico capitolo della storia del Paese su cui per decenni è calato il silenzio torbido e vile di troppe Istituzioni. Migliaia di vittime, molte delle quali non hanno ancora ottenuto giustizia ed acui la recente sentenza dell'Aja ha negato i risarcimenti da parte della Germania: un ulteriore colpo che non fa sperare su un cambio di rotta verso la giustizia. L'ANPI proporrà di insistere nei confronti della Germania perché riconosca i fatti, se ne assuma la responsabilità ed adotti provvedimenti risarcitori e di riparazione. Ma l'ANPI insisterà anche nei confronti del Governo italiano, perché assuma e riconosca le responsabilità dello Stato per la vicenda dell'«Armadio della vergogna» e per gli incredibili ritardi con cui si è potuto procedere alle azioni di giustizia."

"L'ANPI inoltre - ha proseguito Smuraglia - metterà in campo una grande campagna culturale e politica per contrastare i rigurgiti di fascismo che si vanno manifestando. Ma si propone anche di intervenire sugli aspetti legislativi e giuridici, pretendendo l'applicazione delle norme esistenti e proponendo ove occorra? nuove formulazioni normative, idonee a combattere questo inaccettabile fenomeno".

Il Presidente dell'ANPI ha poi precisato la posizione dell'associazione rispetto alla riforma costituzionale che il Parlamento si accinge ad esaminare senza adeguato approfondimento, senza le opportune consultazioni e senza un'ampia discussione nel Paese.

La progettata riforma - si sottolinea in un documento del Comitato nazionale ANPI - contiene improponibili disposizioni di rafforzamento dei poteri dell'esecutivo e del Presidente del Consiglio che altererebbero il delicato sistema disegnato dalla Costituzione, a tutto svantaggio delle funzioni e dei poteri del Parlamento. Inoltre, il sistema delineato dall'art. 138 Cost. per la revisione della Costituzione non è solo di carattere materiale ed operativo, ma risponde ad un'esigenza fortemente sentita dai Costituenti e largamente condivisa nel Paese, che ogni modifica o riforma costituzionale venga effettuata con conoscenza e partecipazione diffusa, ricreandosi lo spirito che, nell'Assemblea costituente, condusse alla realizzazione di una delle più avanzate ed apprezzate Carte Costituzionali di questo dopoguerra. L'esigenza primaria e indifferibile è quella di modificare la legge elettorale vigente, come - del resto - richiesto da moltissimi cittadini.