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Mario Saraceno

Nato a Torino il 28 novembre 1922, eliminato dai fascisti a Torino il 4 marzo 1945, meccanico.

Abitava a Lanzo Torinese e, dopo la morte di Di Nanni, era entrato nella 1a Brigata GAP che era stata intitolata all'eroico combattente antifascista. Per la denuncia di un delatore i fascisti, che già ne avevano arrestato il padre, catturarono anche il giovane gappista. I militi dei RAP (Reparti anti partigiani), tradussero Saraceno nella caserma Valdocco. Dopo tre giorni di torture (a Mario Saraceno furono anche strappate tutte le unghie di una mano), il giovane fu portato in via Muraglio angolo via Di Nanni (dove oggi una lapide ne ricorda il sacrificio), e trucidato con raffiche di mitra.