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Carlo Merli

Nato a Milano il 2 gennaio 1913, fucilato a Roma il 2 febbraio 1944, giornalista.

Aderente al "Movimento Comunista d'Italia-Bandiera Rossa", Merli fu arrestato dai tedeschi a Roma l'11 dicembre 1943. Rinchiuso nella casa di via Tasso, diventata tristemente nota per le efferatezze che vi si compivano, il giornalista fu poi condotto davanti a un tribunale nazista che lo condannò a morte per "partecipazione a banda armata". Merli fu fucilato a Forte Bravetta – che già il regime fascista aveva prescelto per le esecuzioni capitali – insieme al suo amico Enzio Malatesta.