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Etrusco Benci

Nato a Grosseto il 25 giugno 1905, fucilato dai tedeschi a Bruxelles il 12 giugno 1943, tipografo.

Militante repubblicano, nel 1935 Benci espatriò clandestinamente in Francia. A Nizza, dove aveva trovato lavoro, aderì al Partito comunista e, allo scoppio della guerra di Spagna, fu tra i primi ad accorrere nella vicina Repubblica, dove si arruolò nelle formazioni anarchiche del POUM per combattere i franchisti. Ferito a Saragozza, e decorato per il suo valore, Benci tornò in Francia dopo la vittoria di Franco.
Le autorità francesi lo internarono a Gurs, ma l'antifascista italiano, all'inizio della seconda guerra mondiale, riuscì ad evadere dal campo. Con l'occupazione tedesca, Benci partecipò alla lotta partigiana con i resistenti francesi. Passò poi in Belgio, per continuarvi la guerriglia contro i tedeschi. Catturato dai nazisti con altri duecento patrioti belgi, il tipografo italiano fu passato per le armi.
Una piazza è stata intitolata a Etrusco Benci a Grosseto.