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Giorno della memoria: incontri nelle scuole

Come di consuetudine per il Giorno della Memoria del prossimo 27 Gennaio il Comitato Provinciale dell'ANPI di Catanzaro sarà impegnato per celebrare degnamente l'importante appuntamento.

Luoghi privilegiati per gli incontri saranno le scuole.

Tre saranno le iniziative principali dal 23 al 31 alla Scuola Media Vivaldi di Catanzaro Lido, all' Istituto per Geometri di Soverato, all'Istituto Comprensivo Rodari di Soveria Mannelli con la partecipazione degli studenti, dei dirigenti scolastici, dei professori, dei Sindaci e di alcuni partigiani.

Proprio verso le nuove generazioni è importante concentrare l'attenzione e l'impegno per far conoscere e non disperdere la memoria sul tragico periodo del nazifascismo. Ma vogliamo ricordarlo anche a noi stessi, a quelli che sanno, a quelli che non sanno, a quelli che fanno finta di non sapere.

Il Giorno della Memoria è stato istituito con legge dello Stato nel 2000, simbolicamente fissato al 27 gennaio, data della liberazione di Auschwitz da parte dell'Armata Rossa. Non possiamo fare l'abitudine a quelle immagini viste tante volte, i forni crematori, i cadaveri ammassati, gli esperimenti sui bambini.

Noi dobbiamo fare la nostra parte. Ricordiamo bene cosa dice allora la legge del 2000: "Giorno della memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”. In concreto si parla di numeri impressionanti che non si possono in nessun modo dimenticare Non si devono dimenticare i sei milioni tra uomini, donne e bambini sterminati, tre milioni soltanto in Polonia, dove sono praticamente scomparsi. Ma anche 400.000 zingari, Rom e Sinti, Testimoni di Geova, omosessuali, minorati, oppositori politici. E ancora 650.000 militari prigionieri nei campi di lavoro forzato.

Le immagini della mostra "Sterminio in Europa" curata dall' Aned, l' Associazione degli ex deportati aiuterà i ragazzi nella comprensione della storia del nazifascismo. Come giustamente sostengono ancora i pochi sopravvissuti ai campi di concentramento le immagini e i fatti proposti in questa mostra, raccontano la tragedia vissuta dai popoli d'Europa dal 1933 al 1945 ed ammoniscono gli uomini a riconoscere per tempo i pericoli che minacciano l'umanità.

Discriminazione razziale, fanatismo politico e religioso, violenza e arbitrio, guerra fame e sottosviluppo, sfruttamenti e malattie mietono ancora vittime in tante parti del mondo. Ricordare, dunque, non solo per capire i pericoli e riconoscere le ingiustizie, ma per combatterle, in un grande movimento che unisca tutti gli uomini in un vincolo di solidarietà verso mete di pace,di uguaglianza, di libertà e di giustizia..