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Donne davanti al Tribunale Speciale

Qui di seguito un elenco di donne condannate dal Tribunale Speciale tratto dalla bibliografia disponibile:

Giuliana Antich, nata in Jugoslavia il 19.6.1895, sarta. Svolge a Fiume, specialmente nei cantieri navali, intensa attività antifascista. Arrestata e accusata di "costituzione del Partito comunista, appartenenza allo stesso e propaganda", viene processata e, il 24.2.1942, condannata a 20 anni di carcere.

Gloria Ardossi, nata a Medolino (Pola) il 26.4.1921, impiegata. Svolge attività comunista nella zona di Pola. Arrestata e deferita al tribunale speciale per "ricostituzione del Partito comunista e appartenenza allo stesso", viene processata e, il 20.7.1943, condannata a 3 anni di carcere.

Clara Balboni, nata a Bologna il 9.4. 1913, bustaia. Faceva parte di un gruppo bolognese caduto nella rete della polizia fascista nel periodo giugno-luglio 1939. Accusata di "associazione comunista e propaganda sovversiva", è rinviata a giudizio e processata. Il 14.11.1939 viene assolta.

Calista Bavoletti, nata a Cervia (Ravenna) nel 1896, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata al tribunale ordinario.

Adele Bei, nata a Cantiano (Pesaro) il 4.5.1904, casalinga. Comunista, viene arrestata e accusata di essere più volte entrata in Italia dalla Francia, dove risiede, per svolgere attività antifascista. Il Tribunale, dopo averle ricordato i figli lasciati in Francia sperando di farla crollare moralmente, di fronte al suo fiero atteggiamento il 19.7.1934 la condanna a 18 anni di carcere.

Natalia Beltrame, nata a Sequals (Udine) il 25.12.1906, casalinga. Fa parte di un gruppo di 16 persone che deve rispondere di "partecipazione ad associazione criminosa e propaganda antitaliana". Processata, il 19.10.1934 è l'unica a essere assolta.

Aurora Benna, nata a Torino 1'11.8.1917, casalinga. Comunista, durante il 1937 svolge attività nelle fabbriche torinesi con volantini, scritte, giornali e raccolte di denaro pro-Spagna. Processata assieme ad altri 11 compagni, il 21.9.1938 viene condannata a 2 anni e 6 mesi di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Brasilla Negro).

Erminia Benotti, nata a Cento (Ferrara) il 27.10.1882, casalinga. Arrestata nel marzo 1927 assieme ad altri 5 diffusori di stampa comunista e processata il 25.5.1928, viene assolta nonostante alcune testimonianze l'accusino di essere comunista. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Enrica Borgatti).

Paola Bensi, nata a Mede (Pavia) 1'8. 12.1896, impiegata. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1938 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Maria Bernetich, Tatiana, nata a Trieste il 14.3.1902, sarta. Accusata, assieme ad altri 7 compagni, di aver diffuso volantini e giornali comunisti, il 12 12.1928 è condannata a 2 anni di carcere. Il 2.3.1940 subisce una seconda condanna a 16 anni di reclusione per aver effettuato "propaganda comunista e spionaggio politico militare" (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Regina Franceschino, Dirce Scarazzati, Margherita Vienco, Angela Juren) .

Anna Bessone, nata a Tirano (Sondrio) il 6.6.1899, casalinga. Arrestata a Roma verso la fine del 1927, viene accusata, assieme a 17 compagni, di "adesione al Partito comunista, propaganda e uso di passaporto falso". Avendo ammesso di essere comunista e addetta alla propaganda nell'Italia centrale, il 18.12.1928 è condannata a 8 anni di carcere.

Margherita Blaha, nata a Vienna (Austria) il 27.2.1909, ballerina. È la compagna di Domenico Bovone, autore di attentati dinamitardi in varie località italiane nel 1930-31. Coinvolta nel processo che segue l'arresto di Bovone e di altre 7 persone, accusata di "associazione tendente a provocare la strage e tentato attentato al duce", il 15.6.1932 è condannata a 30 anni di carcere.

Enrica Borgatti, nata a Cento (Ferrara), casalinga. Nel marzo 1927 viene arrestata con 6 compagni e processata con l'accusa di aver diffuso stampa comunista. Nonostante alcuni testimoni l'accusino di essere comunista, il 25.5.1928 viene assolta. (Si veda in questo stesso elenco biografico Erminia Benotti).

Lea Brognara, nata a Occhiobello (Rovigo) il 31.7.1894, tessitrice. Arrestata nel 1931 per appartenenza al partito comunista e propaganda, è processata assieme a 12 altri imputati, tra cui Pietro Secchia. Il 28.1.1932 è assolta. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Arcangela Casetti).

Cristina Bucci, nata a Sassofeltrio (Macerata) 1'8.8.1900, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata al tribunale ordinario.

Elena Calliga, nata al Cairo (Egitto) il 16.10.1906. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata al tribunale ordinario.

Anna Rosa Canitano, nata a Como il 19.11.1920, attrice. Fa parte di un gruppo di antifascisti, tra i quali Ferruccio Parri, che vengono arrestati nella primavera del 1942. Deferita al tribunale speciale con altri 10 imputati e processata, il 24.11.1942 viene assolta. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Elsa Finzi).

Lucia Caponetto, nata a Francofonte (Siracusa) il 14.8.1895, casalinga. Arrestata nel 1929 perché facente parte di un gruppo che svolge attività antifascista, nel corso del dibattimento ammette di aver favorito l'espatrio clandestino dei figli e, il 31.5.1930, viene condannata a 1 anno di carcere.

Vera Cappalli, nata a Riparbella (Pi sa) il 14.5.1913, pettinatrice. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1937 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Arcangela Casetti, nata a Livorno Ferraris (Vercelli) l'1.1.1904, operaia. Nel 1931 viene arrestata con l'accusa di aver svolto propaganda comunista. Processata assieme a 12 altri imputati, tra cui Pietro Secchia, il 28.1.1932 viene assolta. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Lea Brognara).

Agnese Casula, nata a Decimomannu (Cagliari) il 18.3.1918. Viene arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1941, la rinvia al tribunale ordinario.

Laura Cavallucci, nata a Pergola (Pesaro) il 29.9.1903, esercente. Titolare di una tipografia in via Accademia Albertina a Torino, nel febbraio 1928 stampa giornali comunisti. Arrestata e deferita al tribunale speciale, dichiara di averlo fatto su ordinazione di persona sconosciuta. Il 21.11.1928 viene condannata a 1 anno di carcere.

Fede Cerasani, nata a Roma il 10.6. 1915, dattilografa. Faceva parte di un gruppo di comunisti che si riuniscono, nel 1937, al n. 297 di via Appia Nuova a Roma per stampare manifestini e altro materiale. Accusata di "costituzione del P.C.I., appartenenza allo stesso e propaganda" è processata con altri 13 imputati. Il 20.1.1940 viene assolta.

Paolina Cernezzi, nata a Milano il 23.2.1901. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 viene rinviata al tribunale ordinario.

Emilia Cesaratti, nata a Recanati (Macerata) il 19.5.1906. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Zaira Cianchi, nata a Firenze il 7.8. 1902, cucitrice. Arrestata nel 1925 per appartenenza all'organizzazione comunista fiorentina, "tendente all'insurrezione armata contro lo Stato e incitante all'odio di classe", è rinviata a giudizio insieme ad altri 39 imputati. Il 12.3.1927, dopo 5 giorni di dibattimento, viene condannata a 3 anni, 6 mesi e 15 giorni di carcere. È la prima donna a comparire davanti al tribunale speciale.

Francesca Ciceri, nata a Lecco (Como) il 23.8.1904. Svolge attività comunista assieme al marito Gaetano Invernizzi. Entrambi arrestati e rinviati a giudizio per "costituzione del P.C.I., appartenenza allo stesso e propaganda", attività svolta nel primo semestre del 1936 nel milanese, il 22.5.1937 è condannata a 8 anni di carcere (il marito, a 14 anni).

Luigia Colombo, nata a Milano il 17.11.1918, impiegata. Accusata di "associazione comunista, propaganda sovversiva e spionaggio politico militare", è processata assieme ad altre 22 persone il 17.10.1939 ma viene assolta.

Francesca Condek, nata a Monforte (oggi Ostrožno Brdo, Slovenia, all'epoca in provincia di Trieste), il 17.5.1917, contadina. Nel luglio 1942 è arrestata a Monforte, assieme ad altre 4 persone, e accusata di far parte della banda partigiana di Carlo Maslo. Il 31.10. 1942 è condannata a 16 anni di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Antonia e Francesca Medved).

Francesca Corona, nata a Occhieppo (Vercelli) il 18.7.1894, tessitrice. Accusata di "cospirazione, istigazione alla guerra civile, appartenenza al Partito comunista e propaganda sovversiva", il 30.10.1928 è condannata a 4 anni e 6 mesi di carcere.

Maria Corona, nata a Villavalverina (Alessandria) il 21.9.1897. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1941, la rinvia al tribunale ordinario.

Giuseppina Cosolito, nata a Caltagirone (Catania) il 24.3.1894. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1941 è rinviata al tribunale ordinario.

Ida Cossutta, nata a Trieste il 9.11. 1919, casalinga. Arrestata nel luglio 1942, è deferita al tribunale speciale con l'imputazione di "costituzione del Partito comunista, appartenenza allo stesso e propaganda". Processata assieme ad altri 6 compagni, il 25.6.1943 è condannata a 3 anni di carcere. (Si veda in questo stesso elenco biografico, Vida Sedmak).

Maria Datti. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Elvira del Rosso, nata a Legnano (Milano) il 28.7.1915, insegnante. Arrestata nel 1942 per aver costituito il M.A.F.S.I. (Movimento antifascista socialisti italiani) e deferita al tribunale speciale con altre 26 persone, è accusata dl "costituzione di associazione sovversiva, appartenenza alla stessa, propaganda, disfattismo, offese al duce e a Hitler". Il 25.8.1942 è condannata a 1 anno di carcere. (Si veda in questo stesso elenco biografico. Stella Raschi).

Maria de Santi. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1940 è rinviata al tribunale ordinario.

Mariantonia di Censo, nata a Città di Castello (Perugia) il 24.11.1916, contadina. Testimone di Geova, è processata con 22 correligionari per "costituzione di associazione antinazionale, appartenenza alla stessa, propaganda, offese al duce e al papa". Il 19.4.1940 è condannata a 11 anni di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Maria Maddalena Pizzato, Geltrude Protti, Caterina di Marco).

Felicetta Di Lauro, nata a Velletri (Roma). Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Caterina di Marco, nata a Roseto (Teramo) il 13.2.1895, casalinga. Testimone di Geova, è accusata di costituzione di associazione antinazionale. Processata con 22 correligionari, il 19.4. 1940 è condannata a 11 anni di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Mariantonia Di Censo, Maria Maddalena Pizzato, Geltrude Protti).

Fidea Di Nunzio, nata a Frascati (Roma) il 6.2.1891, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale con l'accusa di disfattismo per aver pronunciato la frase "Se sbarcano gli Alleati metto alla finestra la bandiera rossa", il 13.11.1941 viene assolta.

Iolanda Dl Rocca, nata a Livorno il 15.7.1901. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nei 1940 è rinviata al tribunale ordinario.

Emilia Ermellino, nata a Messina il 3.1.1895. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1939, la rinvia alla magistratura ordinaria.

Cristina Erzetic, nata a Dolegna (Gorozia) il 5.10.1890, casalinga. È arrestata assieme al marito Lodovico Vellscek per aver permesso che nella loro casa i partigiani jugoslavi, dopo aver occupato Solona d'lsonzo, stabilissero il quartier generale. Accusati entrambi di "appartenenza a bande ribelli", sono processati e condannati, il 10.11.1942, rispettivamente a 24 e a 30 anni di carcere.

Angela Facchin, nata a Lamar (Belluno) il 5.10.1920, domestica. In una lettera ai genitori scrive: "Ieri sono arrivati dal fronte 600 militari e feriti erano ridotti in condizioni pietose, tutta Ancona era impressionata". Intercettata la lettera dalla censura, la giovane viene arrestata e accusata di disfattismo. Processata, il 12.5.1941 è assolta.

Maria Falorni, nata a Greve (Firenze) il 21.9.1910, insegnante. Con l'amica Renata Gradi (v. in questo stesso elenco biografico), alla fine del 1930 fa stampare dal tipografo Luigi Naldini un volantino contro la visita di Mussolini a Firenze. Il 18.4.1931 le due amiche vengono condannate a 5 anni di carcere, mentre il tipografo a 8 anni.

Clorinda Favella, nata a Roma il 3.9.1891, casalinga. Viene arrestata nell'ottobre 1940 e deferita al tribunale speciale con l'accusa di "offese al duce" e "vilipendio alla nazione" per aver detto: "Il duce è un figlio di puttana che fa la guerra per ammazzare la povera gente". Processata, il 4.7.1941 è condannata a 1 anno e 2 mesi di carcere.

Tecla Ferraro, nata a Napoli il 3.4.1914, insegnante. Nel 1937 viene arrestata per aver inviato, complice di un medico confinato a Ventotene, alcuni memoriali a Edouard Herriot, presidente della Camera francese, e alla Lega del Diritti dell'Uomo. Tale materiale illustra le pessime condizioni in cui sono detenuti i confinati politici. Processata per "propaganda antinazionale, menomazione del prestigio nazionale all'estero e offese al duce", il 23.6.1937 è condannata a 1 anno, 5 mesi e 10 giorni di carcere.

Felicita Ferrero, nata a Torino il 31. 12.1900, impiegata. È arrestata il 15.7.1927 e accusata di propaganda comunista e cospirazione. Le vengono sequestrate alcune lettere dello studente Velio Spano, con il quale viene processata. Vengono entrambi condannati: a 6 anni Ferrero e a 5 anni e 6 mesi Spano, che già si trovava in carcere, ma era in procinto di essere rilasciato.

Gina Ferretti, nata a Riparbella (Pisa) il 2.10.1888, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1937 è rinviata al tribunale ordinario.

Elsa Finzi, nata a Genova il 14.5.1891. Viene arrestata nella primavera del 1942 assieme a un gruppo di antifascisti, tra cui Ferruccio Parri. Accusata di "costituzione di associazione antifascista, appartenenza alla stessa e propaganda", e processata, il 24.11.1942 viene assolta. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Anna Rosa Canitano).

Maria Luigia Fortin, nata a Camposanto (Modena) il 30.5.1896, operaia. È accusata, assieme ad altre 3 persone, di noleggiare auto che vengono utilizzate in occasione di riunioni politiche clandestine. Rinviata a giudizio con l'imputazione di "ricostituzione del Partito comunista" e processata il 27.9.1928, viene assolta.

Regina Franceschino, nata a Folgaria (Udine) l'11.10.1909, casalinga. Membro di un'organizzazione comunista operante a Genova, La Spezia e Reggio Emilia, è accusata di propaganda antifascista e spionaggio politico-militare. Processata con altri 21 imputati, il 2.3.1940 viene condannata a 8 anni di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Maria Bernetich, Dirce Scarazzati, Margherita Vienco).

Adelina Franchi, nata a Bologna il 16.9.1904, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1941 è rinviata al tribunale ordinario.

Severina Galassa, nata a Portoferraio (Livorno) il 5.4.1900, insegnante. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Dirce Gandolfi, nata ad Alseno (Piacenza) 1'8.11.1877, casalinga. Avendo ascoltato Radio Londra, annuncia ai vicini l'affondamento di alcune navi italiane dirette in Albania. È accusata di audizione di radio nemiche e disfattismo. Processata, il 3.4.1941 è condannata a 3 anni e 6 mesi di carcere.

Veronica Gargano, nata a Grumento (Potenza) il 10.10.1874, contadina. È arrestata e deferita al tribunale speciale che nel 1942 la rinvia alla magistratura ordinaria.

Margherita Gerani, nata a Trieste l'11.7.1920, studentessa. Dal dicembre 1941 al maggio 1942 svolge a Trieste intensa opera a favore del movimento partigiano. Accusata di "favoreggiamento bellico del nemico", è processata assieme ad altre 9 persone e il 17.9.1942 condannata a 11 anni di carcere. (Si veda in questo stesso elenco biografico Alba Perello).

Lea Giaccaglia, nata ad Ancona il 17.10.1897, casalinga. Comunista, dopo l'arresto del marito lo sostituisce nell'attività politica. Ritenuta colpevole di "ricostituzione del Partito comunista e propaganda", il 6.3.1929 è condannata a 4 anni e 3 mesi di carcere.

Paolina Gianella, nata a Monza l'11.7.1902, modista. Arrestata nel luglio 1927 e accusata di "ricostituzione del Partito comunista", il 25.10.1928 viene processata assieme al marito Amedeo Ferrari e ad altri 12 compagni. È condannata a 1 anno di carcere (Si veda in questo stesso elenco biografico Maria Luigia Trivulzio).

Ergenite Gili, nata a Biella il 10.12.1896. Accusata di "costituzione del Partito comunista e propaganda", il 30.10.1930 è condannata a 10 anni e 6 mesi di carcere. (Si veda in questo stesso elenco biografico Camilla Ravera).

Augusta Giubilei, nata a Filottrano (Ancona) il 29.8.1907, ostessa. Arrestata e deferita al tribunale speciale nel 1942, è rinviata al tribunale ordinario.

Giuditta Giuffridi, nata a Busseto (Parma) nel 1913. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Lucia Gobetto, nata a Torino il 2.11.1907, impiegata. Accusata con altre 19 persone di aver svolto attività comunista alla FIAT, il 26.6.1941 viene assolta.

Renata Gradi, nata a Siena il 31.10.1910, studentessa. Assieme all'amica Maria Falorni fa stampare un volantino contro la visita di Mussolini a Firenze. Processata, il 18.4.1931 è condannata a 5 anni di carcere.

Amalia Gregorio, nata a Santa Teresa (Messina) il 10.3.1895, casalinga. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1942, la rinvia al tribunale ordinario.

Teresa Groppi, nata a Genova il 5.9.1908, operaia. Accusata di "costituzione del P.C.I., appartenenza allo stesso e propaganda", è processata assieme ad altre 20 persone per aver svolto attività sindacale antifascista nell'ambito dei sindacati del regime. Il 18.1.1938 viene assolta. (Si veda in questo stesso elenco biografico Maddalena Secco).

Maria Introcaso, nata a Montegiordano (Cosenza) il 27.12.1893, contadina. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata al tribunale ordinario.

Glorla Jardas, nata a Mattuglie (Fiume) 18.5.1919, sarta. Aderente al Fronte unico di liberazione sloveno, che agisce nella zona di Fiume dal giugno 1941 al marzo 1942, è accusata di appartenenza a bande ribelli. Processata assieme ad altri 13 imputati, il 28.11.1942 è condannata a 16 anni di carcere.

Angela Juren, nata a Trieste il 20.9.1904, sarta. Arrestata nell'agosto 1928 e accusata di "ricostituzione del Partito comunista e propaganda", viene processata con 7 compagni e il 12.12.1928 è condannata a 2 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Maria Bernetich).

Elda e Lidia Koch, nate rispettivamente ad Abbadia (Siena) il 2.10.1921 e a Roma il 2.1.1916, casalinghe. Sorelle, nel giugno 1940 mettono in subbuglio la borgata Quadraro a Roma, affermando pubblicamente che "dopo la guerra scoppierà la rivoluzione e Mussolini sarà ucciso". Oppongono resistenza all'arresto e il 19.7.1940 vengono entrambe condannate a 1 anno di carcere.

Sofia Korze, nata a Carniola (Trieste) il 26.4.1898, studentessa. Accusata di aver fatto espatriare due socialisti milanesi, il 5.9.1930 è condannata a 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Luigia Lameri, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata al tribunale ordinario.

Jole Lanati, nata a Castana (Pavia) il 25.3.1899, casalinga. Aderente alla sezione milanese del Fronte unico antifascista, è accusata di aver svolto propaganda antinazionale nel savonese. Processata con altri 8 imputati, il 24.1.1939 viene condannata a 7 anni di carcere.

Maria Grazia Lanza, nata ad Alvito (Frosinone) il 25.7.1905. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1942, la rinvia al tribunale ordinario.

Emma Laustach, nata a Napoli i1 13. 10.1888. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1942, la rinvia alla magistratura ordinaria.

Francesca Leban Hudorovic, nata a Villa Slavina (oggi Slavina, Slovenia, all'epoca provincia di Trieste) l'1.12.1903, casalinga. Arrestata nel novembre 1942 a Tolmino (all'epoca in provincia di Gorizia, oggi in Slovenia) assieme a Rodolfo Pregely, è accusata di "favoreggiamento di ribelli e istigazione di militari alla diserzione". Il 29.1.1943 è condannata (con Pregely) a 25 anni di carcere.

Maria Lemut, nata ad Aidussina (oggi Ajdovščina, Slovenia, all'epoca in provincia di Trieste). Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1939 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Antonia Logar, nata a Tabor (Fiume) il 6.6.1903, contadina. Nell'estate 1942 viene arrestata per aver portato cibo al fidanzato, partigiano nei dintorni di Fiume. Accusata di "favoreggiamento di bande ribelli" e processata, il 30.11.1942 è condannata a 2 anni e 6 mesi di carcere.

Berta Loriol, nata a Parigi (Francia) il 5.5.1882, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata al tribunale ordinario.

Epifania Magazzini, nata a Pinzolo (Trento) l'1.7.1912, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Augusta Mahne, nata a Matteria (Fiume) il 27.7.1919, contadina. Arrestata in seguito alla cattura della staffetta partigiana Maria Maslo (v. in questo stesso elenco biografico), è deferita al tribunale speciale assieme ad altre 14 persone. Il 10.6.1943 viene assolta.

Iannina Manzi, nata a San Mauro S. (Napoli) il 22.9.1901, casalinga. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1942, la rinvia al tribunale ordinario.

Alessandra Marrale, nata a Licata (Agrigento) il 22.10.1889. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1941 è rinviata al tribunale ordinario.

Maria Marvin, nata a Montespino (all'epoca in provincia di Gorizia, oggi in Slovenia) l'1.9.1884, casalinga. Nell'ottobre 1942 è arrestata, assieme al marito Francesco Zizmond, per aver ospitato tre partigiani. Accusati di "favoreggiamento di bande ribelli", i due anziani coniugi sono rinviati a giudizio. Il 25.1.1943 Marvin viene assolta, mentre il marito è condannato a 2 anni di carcere.

Filomena Masciol. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1937 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Elena Masetti, nata a Bologna l'11. 10.1900, portiera. Aderente a un gruppo antifascista operante a Milano e diretto da Augusto Zanasi, assieme agli altri è deferita al tribunale speciale. Accusata di "cospirazione, associazione, propaganda sovversiva", il 9.8.1928 è condannata a 1 anno di carcere.

Ernesta Masi, nata a Bagno a Ripoli (Firenze) il 27.7.1893, sarta. Viene deferita al tribunale speciale assieme ad altri 22 comunisti (tra cui Palmiro Togliatti, latitante) per "appartenenza al Partito comunista, costituzione di bande armate, ammasso e detenzione di armi". Processata, il 31.1.1928 è condannata a 2 anni di carcere.

Maria Maslo, nata a Cossana (oggi Košana, Slovenia, all'epoca provincia di Trieste) il 2.2.1922, sarta. Staffetta partigiana, è catturata nel settembre 1942 durante un combattimento nel vallone di Prelose Sant'Egidio, presso Fiume. Imputata di "appartenenza a bande ribelli", viene processata assieme ad altre 14 persone e il 10.6.1943 condannata a 24 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Augusta Mahne).

Antonia e Francesca Medved, nate entrambe a Monforte (oggi Ostrožno Brdo, Slovenia, all'epoca in provincia di Trieste) il 17.5.1917 e il 21.10.1921, la prima contadina, la seconda sarta. Vengono arrestate nel luglio 1942 a Monforte e accusate di far parte della banda partigiana di Carlo Maslo. Deferite al tribunale speciale con l'imputazione di "appartenenza al movimento ribelle", sono processate e, il 31. 10.1942, condannate rispettivamente a 16 e a 26 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Francesca Condek).

Ester Mengali, nata a Lucca il 26.1. 1901. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1940, la rinvia al tribunale ordinario.

Giselda Mercuri, nata a Perugia nel 1866. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 viene rinviata alla magistratura ordinaria.

Rosa Messina, nata ad Asti il 30.11.1903, casalinga. Nell'aprile 1935 viene arrestata a Trieste assieme al marito Secondo Pessi, appena rientrati dall'estero dov'erano su incarico del partito comunista. Accusati di "costituzione del P.C.I., appartenenza allo stesso e propaganda", il 20.3.1936 vengono condannati rispettivamente a 4 e a 12 anni di carcere.

Marla Mevlja, nata il 21.1.1925, casalinga. Quindicenne, viene arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1940, la rinvia alla magistratura ordinaria.

Giorgina Mezzoli, nata ad Argenta (Ferrara) il 4.5.1899, portinaia. Occupata nel suo lavoro in via Farini 74 a Milano, viene accusata di costituire il tramite tra il centro estero del partito comunista e la federazione milanese. Per "costituzione del P.C.I., appartenenza allo stesso e propaganda" è processata assieme a 14 compagni e, il 13.6.1930, condannata a 1 anno di carcere.

Albina Mikuz, nata a Idria (all'epoca in provincia di Gorizia, oggi in Slovenia) il 22.2.1913, sarta. Nel novembre 1942 è arrestata assieme a Francesca Zust (in questo stesso elenco biografico) mentre reca indumenti e il giornale comunista “Delo” ai partigiani. Processata per "appartenenza a bande ribelli", il 23.6.1943 viene condannata a 10 anni di carcere.

Adelaide Mingozzi, nata a Baricella (Bologna) il 17.4.1895, casalinga. Fa parte dell'organizzazione comunista che opera in Emilia Romagna e in Toscana e che viene duramente colpita dalla polizia fascista nel 1927, in seguito all'arresto di due corrieri. In casa di Mingozzi vengono trovati opuscoli sovversivi e fotografie di Lenin. Arrestata e accusata di "ricostituzione del Partito comunista e cospirazione", il 28.7.1928 è condannata a 1 anno di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Elena Terrosi e Battistina Pizzardo).

Lucia Minon, nata a Trieste il 9.12.1903, casalinga. Moglie del noto anarchico fuoriuscito Alpinolo Bucciarelli (http://bfscollezionidigitali.org/index.php/Detail/Object/Show/objectid/…), durante una perquisizione è trovata in possesso di ritagli di giornali comunisti. Al processo non viene provata l'accusa di appartenenza al partito comunista e, dopo molti mesi di carcere preventivo, il 30.11.1927 Minon è assolta.

Lucia Mitterer, nata a Varne (Bolzano) il 2.4.1906, casalinga. Viene deferita al tribunale speciale con l'accusa di "incitamento alla disobbedienza", per aver esortato un soldato all'autolesionismo onde evitare l'invio in Abissinia. Processata, il 30.9.1936 viene assolta. (Si veda, in questo stesso elenco biografico Stefania Spilater).

Annita Montanari, nata a Santerno (Ravenna) il 26.i.1893, calzettaia. In corrispondenza con un fuoruscito emigrato negli Stati Uniti, le sue lettere vengono intercettate dai carabinieri che arrestano tutti gli antifascisti in qualche modo citati. Nel 1927, processata per "associazione comunista e cospirazione", viene condannata con altri a 2 anni di carcere.

Isolina Morandotti, nata a Milano il 6.3.1897, pittrice. Aderente a un gruppo di 9 comunisti arrestati a Milano in via Nino Bixio 10, è accusata, con gli altri, di "associazione comunista e propaganda sovversiva". Il 9.10.1928 otto degli imputati vengono condannati a complessivi 46 anni di carcere, mentre il processo di Morandotti venne stralciato.

Giulia Necci, nata a Vallepietra (Roma) il 16.6.1929. Ancora tredicenne, nel 1942 viene deferita al tribunale specialeche la rinvia alla magistratura ordinaria.

Brasilla Negro, nata a Castell'Alfero (Asti) il 15.3.1900, casalinga. Per attività comunista svolta nelle fabbriche torinesi nel 1937, viene accusata di "costituzione del P.C.I., appartenenza allo stesso e propaganda". Processata con 11 compagni, il 21. 9.1938 è condannata a 3 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Aurora Benna).

Antonietta Norzi, nata a Cles (Trento) l'1.3.1900, cameriera. Deferita al tribunale speciale, assieme ad altre 14 persone, con l'accusa di "ricostituzione del Partito comunista e cospirazione", viene assolta dopo lungo carcere preventivo (si veda, in questo stesso elenco biografico, Fiorina Pisoni).

Carmela Novacco, nata a Nocera Terinese (Catanzaro) il 20.2.1918, contadina. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1939 è rinviata al tribunale ordinario.

Dina Nozzoli, nata a Montespertoli (Firenze) il 14.8.1898, sarta. Arrestata il 17.10.1927 e deferita al tribunale speciale, insieme ad altri 17 imputati (tra cui Agostino Novella e Camilla Ravera, latitante), con l'accusa di "cospirazione e propaganda sovversiva", il 6.10.1928 è condannata a 3 anni di carcere.

Lucia Olivo, nata a Chiopris (Udine) il 20.12.1910, casalinga. Imputata di "associazione comunista e propaganda sovversiva", ammette il proprio antifascismo e l'appartenenza al partito comunista. Il 6.5.1935 viene condannata a 4 anni di carcere.

Marcellina Oriani, nata a Cusano (Milano) il 26.3.1908, filatrice. Arrestata in seguito all'individuazione di Ettore Borghi, inviato in Italia dal centro estero del partito comunista, con 16 compagni è rinviata a giudizio con l'accusa di "costituzione di associazione comunista, appartenenza alla medesima e propaganda sovversiva". Processata, il 20.5.1935 è condannata a 10 anni di carcere.

Maria Orsini, nata a Milano il 18.9. 1905, cucitrice. Denunciata quale destinataria di una lettera scritta da un comunista milanese detenuto a San Vittore, è accusata di "organizzazione di associazione comunista e appartenenza alla medesima" e, il 21.3.1928, condannata a 2 anni e 6 mesi di carcere.

Maria Pace, nata a Teramo il 20.1. 1903, casalinga. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata al tribunale ordinario.

Enrichetta Pagliarello, nata in Francia il 14.2.1893, operaia. Aderente a un gruppo di operai comunisti che intendono organizzare a Torino una manifestazione di disoccupati per l'8 marzo 1930, è individuata e condannata, il 25.6.1930, a 2 anni di carcere.

Ersilia Palpacelli, nata a Cingoli (Macerata) il 23.10.1899, casalinga. Denunciata per aver commentato un'ordinanza fascista sugli ammassi con la frase "I piasse un colpo al podestà e al duce". Viene processata e, il 17.12.1941, condannata a 2 anni e 8 mesi di carcere.

Elvina Pancaldi, nata a Bologna il 29.1.1900, operaia. Processata con altre 32 persone per "ricostituzione del Partito comunista, appartenenza al medesimo e propaganda sovversiva", il 25.7.1939 viene condannata a 1 anno di carcere.

Anna Pavignano, nata a Occhieppo (Vercelli) il 23.7.1900, tessitrice. Arrestata nel 1928, in seguito alla scoperta, da parte della polizia torinese, di una tipografia clandestina che stampa materiale propagandistico per il partito comunista, il 10.11.1928 viene processata con 16 compagni e condannata a 6 anni di carcere.

Annita Pescio, nata a Torino il 22.3.1884, insegnante. Aderente a un'organizzazione comunista clandestina, il 27.11.1934 è condannata a 3 anni di carcere.

Alba Perello, nata a Trieste il 14.5.1922, studentessa. Arrestata per aver svolto opera a favore del movimento partigiano dal dicembre 1941 al maggio 1942, viene accusata di "favoreggiamento bellico del nemico" e condannata, il 17.9.1942, a 13 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Margherita Gerani).

Carla Pesenti, nata a Stezzano (Bergamo) il 14.2.1906, sarta. Arrestata e processata per "costituzione del partito comunista, appartenenza allo stesso e propaganda", viene condannata a 1 anno di carcere.

Costantina e Giuseppa Pignatelli, nate a Sannicandro (Bari) il 14.7.1903 e il 6.3.1909, casalinghe. Arrestate e deferite al tribunale speciale, nel 1941 sono entrambe rinviate al tribunale ordinario.

Maria Pikec, nata ad Aidussina (oggi Ajdovščina, Slovenia, all'epoca in provincia di Trieste) il 25.5.1897, domestica. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1942 è rinviata alla magistratura ordinaria.

Fiorina Pisoni, nata a Trento il 15.2 1906, commessa. Deferita al tribunale speciale per "ricostituzione del Partito comunista e cospirazione", il 10.7.1928 viene assolta. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Antonietta Norzi).

Giuseppa Pisoni, nata a San Gervasio (Bergamo) il 25.1.1909, operaia. Aderente all'organizzazione giovanile comunista, nel 1931 viene condannata a 1 anno e 6 mesi di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Angela Radaelli).

Battistina Pizzardo nata a Torino il 5.2.1903, insegnante di matematica. Aderente a un gruppo di 34 antifascisti, il 28.7.1928 viene condannata a 1 anno di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Adelaide Mingozzi ed Elena Terrosi).

Maria Maddalena Pizzato, nata a Vicenza il 12.9.1897, impiegata. Testimone di Geova, è accusata di "propaganda antifascista, offese al duce e al papa". Il 19.4.1940 viene condannata a 11 anni di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Mariantonia Di Censo, Caterina Di Marco, Geltrude Protti).

Sofia Plesnigar, nata a Raumizza (Gorizia), casalinga. Arrestata nell'ottobre 1942 e processata per "appartenenza a bande ribelli", il 10. 3.1943 viene condannata a 24 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Paola Visin).

Maria Ponchione, nata a Torino il 9.2.1915. Arrestata è deferita al tribunale speciale, nel 1940 è rinviata al tribunale ordinario.

Geltrude Protti, nata a Marradi (Firenze) il 16.3.1893, operaia. Testimone di Geova, è accusata di "costituzione di associazione antinazionale e appartenenza alla stessa" e il 19.4.1940 condannata a 11 anni di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Mariantonia Di Censo, Caterina Di Marco, Maria Maddalena Pizzato).

Anita Pusterla, nata a Como il 6.4.1903, impiegata. Deferita al tribunale specialecon 21 compagni (tra cui Antonio Gramsci, Mauro Scoccimarro e Umberto Terracini), accusata, con essi, di "creazione di esercito rivoluzionario, cospirazione, istigazione di militari alla disobbedienza, vilipendio", il 4.6.1928 viene condannata a 9 anni, 8 mesi e 20 giorni di carcere.

Angela Radaelli, nata a Lissone (Milano) il 4.6.1909, operaia. Accusata di "costituzione del partito comunista, appartenenza allo stesso e propaganda", non essendo stata provata l'accusa il 10.2.1931 viene assolta. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Giuseppa Pisoni).

Assunta Raffaelli, nata ad Arezzo il 17.9.1906, casalinga. Arrestata nell'estate 1927 e rinviata a giudizio come aderente all'organizzazione comunista romana, il 22.6.1928, non essendosi potuta provare l'accusa, è assolta.

Elvira Rapaccini, nata a Montevarchi (Arezzo) l'8.1.1890. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1937 viene rinviata alla magistratura ordinaria.

Stella Raschi, nata a Marcaria (Mantova) il 14.9.1906, casalinga. Aderente al M.A.F.S.I. (Movimento antifascisti socialisti italiani), è accusata di "costituzione di associazione sovversiva" e il 25.8.1942 viene condannata a 3 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Elvira Del Rosso).

Camilla Ravera, nata ad Acqui (Alessandria) il 18.6.1889, insegnante. Arrestata nel varesotto, quale dirigente comunista, assieme ai suoi collaboratori Bruno Tosin ed Ergenite Gili (v., in questo stesso elenco biografico), il 30.10.1930 viene condannata a 15 anni e 6 mesi di carcere.

Maria Renaudo, nata a Cuneo il 21. 5.1893, commerciante. Arrestata quale membro di un gruppo di militanti del movimento "Giustizia e Libertà" in Piemonte, il 28.2.1936 viene assolta per mancanza di prove a suo carico.

Maddalena Riccio, nata ad Acerra (Napoli) il 24.4.1876. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1937, la rinvia alla magistratura ordinaria.

Giorgina Rossetti, nata a Mongrando (Novara) il 30.12.1905, tessitrice. Deferita al tribunale speciale con l'imputazione di "organizzazione e propaganda comunista", il 12.11.1927 è condannata (con il fidanzato Marino Graziano) a 18 anni di carcere.

Pasqualina Rossi, nata a Valmacca (Alessandria) l'1.10.1908, sarta. Arrestata nel novembre 1931, per "costituzione del Partito comunista, appartenenza allo stesso e propaganda", il 10.6.1932 viene condannata a 1 anno di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Lucia Rosso).

Lucia Rosso, nata a Villanova (Asti) il 5.7.1899, tessitrice. Moglie di Battista Santhià (condannato il 25.1. 1932 a 17 anni di carcere), è accusata di essersi recata a Parigi nel 1928 e avervi ricevuto l'incarico di riorganizzare l'attività comunista. Arrestata nel novembre 1931, il 10.6.1932 viene condannata a 6 anni e 10 mesi di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico Pasqualina Rossi).

Antonietta Salvi, nata in Brasile il 14. 4.1897. Viene arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1942, la rinvia al tribunale ordinario.

Antonietta Scaccabarozzi, nata a Monza (Milano) l'1.10.1906. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1941, la rinvia al tribunale ordinario.

Dirce Scarazzati, nata a Milano il 15.12.1920, domestica. Accusata di "costituzione del partito comunista, appartenenza allo stesso e propaganda", il 2.3.1940 viene condannata a 8 anni di carcere. (Si vedano Maria Bernetich, Regina Franceschino, Margherita Vienco).

Ida Scarselli, nata a Certaldo (Firenze) il 17.7.1897, casalinga. Arrestata per aver contribuito al "Soccorso rosso", il 6.10.1927 è condannata a 2 anni di carcere.

Maria Schirano, nata a Roccaforzata (Taranto) il 10.6.1893, contadina. Arrestata il 20.6.1927 a Taranto assieme al marito Francesco Manzo, e accusata di "ricostituzione del Partito comunista", il 28.4.1928 viene condannata a 2 anni di carcere. La stessa pena tocca al marito.

Maddalena Secco, nata ad Airasca (Torino) il 18.7.1902, tessitrice. Arrestata per aver svolto attività antifascista, tramite i sindacati, in vari stabilimenti genovesi, il 18.1.1938 è condannata a 10 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Teresa Groppi).

Vida Sedmak, nata a Marburgo (Germania) il 30.7.1922, studentessa. Arrestata nel luglio 1942 assieme ad altri comunisti usi a riunirsi in Santa Croce di Trieste, il 25.6.1943 è condannata a 6 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Ida Cossutta).

Barbara Seidenfeld, nata a Fiume. Nel 1928 viene accusata, con un folto gruppo di compagni (tra cui Carlo Marabini, Angelo Pampuri, Carlo Reggiani), di "associazione comunista e propaganda sovversiva". Il suo processo è stralciato in fase istruttoria.

Maria Selvatici, nata a Faenza (Ravenna) il 15.3.1905, casalinga. Processata assieme al marito (Riccardo Donati, un ex ardito del popolo che, nel dicembre 1929, ha affrontato due squadristi e li ha uccisi a colpi di rivoltella), l'8.4. 1930 viene assolta dall'accusa di complicità.

Giovanna Sogno, nata a Torino il 25.7.1921. È arrestata e deferita al tribunale speciale che, nel 1940, la rinvia alla magistratura ordinaria.

Stefania Spilater, nata a San Michele (Bolzano) il 14.4.1912, casalinga. Con Lucia Mitterer (v., in questo stesso elenco biografico) nell'autunno 1935 scrive a un soldato esortandolo a procurarsi delle infermità per evitare di essere inviato in Abissinia. Le lettere sono censurate e Spilater (con la stessa Mitterer e Francesco Ebner) viene deferita al tribunale speciale che, il 30.9.1936, la condanna a 1 anno e 6 mesi di carcere.

Emma Stefanoni, nata a Rodano (Milano) il 14.12.1896, casalinga. Fa parte di un gruppo di avventori di un'osteria romana che, nel novembre 1942, commentano un bollettino di guerra cantando ironicamente "Vincere!". Accusata di propaganda sovversiva con altre 8 persone, il 7.6.1943 viene assolta.

Carmelina Succio, nata a Santhià (Vercelli) il 27.5.1901. Aderente a un folto gruppo di comunisti arrestati dalla polizia milanese nel marzo 1932, il 20.9.1933 viene condannata a 8 anni di carcere.

Virginia Tabarroni, zia di Anteo Zamboni, linciato dai fascisti, a Bologna, il 31.1.1926, attentatore alla vita di Mussolini. Accusata di "concerto in attentato e mancato omicidio premeditato", viene processata con Mammolo e Ludovico Zamboni, rispettivamente padre e fratello di Anteo. Il 7.9.1928 è condannata a 30 anni di carcere.

Olga Tentori, nata a Verona l'1.12.1889, insegnante. Coinvolta nel processo a Mario Vinciguerra e Renzo Rendi, responsabili del giornale antifascista “Alleanza nazionale per la di libertà”, e accusata di "diffusione di pubblicazione avente lo scopo di suscitare l'insurrezione", il 22. 10.1930 viene assolta. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Liliana Vernon).

Elena Terrosi, nata a Pisa il 9.1.1888, esercente. Accusata di aver ricevuto denaro dal "Soccorso rosso", il 28.7.1928 è condannata a 1 anno di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Adelaide Mingozzi e Battistina Pizzardi).

Anna Tosoni, nata a Tarquinia (Viterbo) il 25.11.1881. È arrestata e deferita al tribunale specialeche, nel 1939, la rinvia al giudice ordinario.

Maria Trivulzio, nata a Monza il 10.2.1890, modista. Arrestata nel 1927 per aver partecipato a riunioni indette per riorganizzare il partito comunista in Brianza, il 25.10.1928 è condannata a 1 anno di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Paolina Gianella).

Maria Urbancich. nata a Villa Nevoso (Fiume) il 9.6.1907, impiegata. Processata per "costituzione di associazioni sovversive allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato", il 14.12.1941 è condannata a 8 anni di carcere.

Irene Veisi, nata a Savona il 25.8.1924. Arrestata e deferita al tribunale speciale, nel 1940 è rinviata al tribunale ordinario.

Elisa Veracini, nata a Certaldo (Firenze) il 22.6.1890, fruttivendola. Accusata di propaganda comunista, il 6.10.1927 è condannata a 2 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Ida Scarselli).

Liliana Vernon, nata a Springfield (USA) il 14.6.1865. Madre di Lauro de Bosis, è accusata, con Olga Tentori (v., in questo stesso elenco biografico) e altri, di aver diffuso il giornale "Alleanza nazionale per la Libertà" pubblicato da Mario Vinciguerra e Renzo Rendi. Processata, il 22.12.1930 viene assolta.

Iside Viana, nata a Candelo (Vercelli) il 6.8.1902, casalinga. Arrestata e accusata di "costituzione del Partito comunista" a Genova, ammette la propria fede comunista e il 30.1.1929 viene condannata a 4 anni di reclusione. Muore nella casa penale di Perugia.

Margherita Vienco, nata a Cambiano (Torino) il 6.1.1895 operaia. Arrestata e accusata di "costituzione del Partito comunista, appartenenza allo stesso e propaganda", il 2.3.1940 è condannata a 8 anni di carcere. (Si vedano, in questo stesso elenco biografico, Maria Bernetich, Regina Franceschino e Dirce Scarazzati).

Paola Visin, nata a Gorizia il 13.11. 1890, negoziante. Accusata di "appartenenza a bande ribelli", il 10.3.1943 è condannata a 5 anni di carcere. (Si veda, in questo stesso elenco biografico, Sofia Plesnigar).

Lina Villani, nata a Firenze il 6.6.1909, impiegata. Aderente a un gruppo comunista operante a Firenze e nell'empolese, svolge intensa attività a favore della Spagna repubblicana. Arrestata e processata assieme ad altri 7 imputati, il 26.11. 1937 è condannata a 3 anni di carcere.

Valerla Wachenhusen, nata in Austria il 24.7.1900, casalinga. Assieme al marito Carlo Julg, viene arrestata a Brescia nel maggio 1937 per aver svolto attività antifascista. Denunciata per "costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda", in dibattimento dichiara di essere onorata di appartenere al partito comunista. Il 2.2.1938 viene condannata a 10 anni di carcere (il marito a 14).

Giovanna Zaccherini, nata a Castelbolognese (Bologna) il 2.4.1890, negoziante. Comunista, viene arrestata per aver svolto attività antifascista a Bologna e Ferrara. Rinviata a giudizio, rifiuta, come gli altri 6 imputati, di fornire informazioni. Definita "donna di provata fiducia dell'organizzazione comunista bolognese", il 19.2.1929 viene condannata a 1 anno e 3 mesi di carcere.

Adriana Zanoboli, nata a Roma il 21.2.1922, dattilografa. Impiegata alla Banca d'Italia, nella primavera del 1941 viene accusata di svolgere propaganda antifascista per aver riprodotto e diffuso discorsi di Roosevelt e Churchill. Rinviata a giudizio con l'imputazione di disfattismo, il 25.7.1941 è assolta (si veda, In questo stesso elenco biografico, Antonia Zappi).

Antonia Zappi, nata a Canepina (Viterbo) il 27.4.i895, infermiera. Nella primavera 1941 viene accusata di aver svolto propaganda contro il regime, a Roma, diffondendo discorsi di Roosevelt e Churchill. Deferita al tribunale speciale con l'imputazione di disfattismo e processata, il 25.7.1941 viene assolta (si veda, in questo stesso elenco biografico, Adriana Zanoboli).

Giuseppina Zidanik, nata a Vipacco (all'epoca in provincia di Gorizia, oggi in Slovenia) il 10.3.1917. Accusata di "appartenenza a bande partigiane, propaganda comunista e istigazione alla diserzione", dichiarò di essere "desiderosa di vedere la propria patria liberata dall'oppressione straniera". L'11.9.1942 fu condannata a 10 anni di carcere.

Giuseppina Zolla, n. a Trieste il 9. 2.1903, impiegata. Arrestata in seguito alla scoperta del tipografo e comunista svizzero Emilio Hoffmaier avvenuta per delazione del provocatore Guglielmo Jonna (o Ionna) alla fine del 1927, fu rinviata a giudizio per "ricostituzione del Partito comunista e propaganda". Processata il 5.3.1929 fu condannata a 3 anni e 3 mesi di carcere.

Francesca Zust, n. a Idria (all'epoca in provincia di Gorizia, oggi in Slovenia) il 22.2.1913, sarta. Arrestata a Idria nel novembre 1942 assieme ad Albina Mikuz (v. in questo stesso elenco biografico), le vengono sequestrati numerosi volantini esaltanti il movimento partigiano. Accusata di "appartenenza a bande ribelli", il 23.6.1943 è condannata a 10 anni di carcere.

Bibliografia: Berardo Taddei, Donne processate dal tribunale speciale 1927-43, Verona, 1969; A. Dal Pont, A. Leonetti, P. Maiello, L. Zocchi, Aula IV, Roma, 1961; Antologia dell'antifascismo e della Resistenza, Milano, 1974, La Pietra.

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