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In ricordo di Eugenio Curiel

Venerdi 24 febbraio, alle ore 10,30, in piazza Conciliazione, a Milano, si terrà la commemorazione di Eugenio Curiel.

Oltre alla tradizionale posa della corona, quest’anno il ricordo sarà affidato alla lettura di un breve capitolo, il numero XXI, dedicato al racconto che i testimoni di allora fecero nei luoghi attorno al quale si svolse l’omicidio, inserito nel libro: “I RITORNI” di Guido Arturo Tedeschi.

Eugenio Curiel diresse a Milano "L'Unità" clandestina e "La nostra lotta", e infine promosse la costituzione di un'organizzazione unitaria tra i giovani antifascisti di ogni schieramento politico, il "Fronte della gioventù per l'indipendenza nazionale e per la libertà". In questo periodo elaborò la sua teoria sulla "democrazia progressiva", considerata il suo più importante contributo teorico all'antifascismo.
Il 24 febbraio1945 fu riconosciuto per strada da un delatore, e ammazzato immediatamente in piazza Conciliazione, da una squadra di militi repubblichini.

Nella motivazione della Medaglia d'oro alla memoria viene definito "Capo ideale e glorioso esempio a tutta la gioventù italiana". Il poeta Alfonso Gatto, in una poesia intitolata "25 aprile", lo nomina scegliendolo quale esempio del desiderio di libertà e democrazia del popolo italiano: " (...) la speranza che dentro ci svegliava / oltre l'orrore le parole udite / dalla bocca fermissima dei morti/ "liberate l'Italia, Curiel vuole / essere avvolto nella sua bandiera"...".
http://www.anpi.it/donne-e-uomini/eugenio-curiel/
http://it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Curiel


Il giorno dell'uccisione di Eugenio Curiel (il 24 febbraio) è anche l'anniversario della morte del Presidente Sandro Pertini (24 febbraio 1990), quindi il 24 febbraio è il giorno della memoria di due delle più grandi personalità della storia italiana, della cultura, della politica, della civiltà, della Resistenza e dell'antifascismo.

La motivazione della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria di Eugenio Curiel:
«Docente universitario, sicura promessa della scienza italiana fu vecchio combattente, seppur giovane d'età, nella lotta per la libertà del popolo. Chiamò a raccolta, per primo, tutti i giovani d'Italia contro il nemico nazifascista. Attratta dalla sua fede, dal suo entusiasmo e dal suo esempio, la parte migliore della gioventù italiana rispose all'appello ed egli seppe guidarla nell'eroica lotta ed organizzarla in quel potente strumento di liberazione che fu il Fronte della gioventù. Animatore impareggiabile è sempre laddove c'è da organizzare, da combattere, da incoraggiare. Spiato, braccato dall’insidioso nemico che vedeva in lui il più pericoloso avversario, mai desisteva dalla lotta. Alla vigilia della conclusione vittoriosa degli immensi sforzi del popolo italiano cadeva in un proditorio agguato tesogli dai sicari nazifascisti. Capo ideale e glorioso esempio a tutta la gioventù italiana di eroismo, di amore per la Patria e per la Libertà.»

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