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La Resistenza dei militari italiani all'estero: la Grecia

La Grecia, aggredita dall'Italia alla fine di ottobre del 1940, viene occupata da italiani e tedeschi dopo una sanguinosa campagna conclusasi nell'aprile 1941.

All'atto dell'armistizio, la situazione è la seguente: la Grecia continentale, quella ionica e l'isola di Creta sono sotto il controllo dell'XI Armata, guidata dal generale Carlo Vecchiarelli e dipendente dal tedesco Gruppo d'Armate E. Le truppe italiane, su 10 divisioni e una brigata (Forlì, Pinerolo, Acqui, Casale, Siena, Modena, Cagliari, Piemonte, Cuneo, Regina e la brigata Lecce) e numerosi reparti di marina e aeronautica, oltre a carabinieri, guardia di finanza e milizia (fino al 25 luglio), sono disseminate su un territorio vastissimo, come sempre in condizioni di scarsa mobilità e dotate di un equipaggiamento inadeguato. I tedeschi, presenti nell'area con sej divisioni, occupano invece gli snodi principali del paese, e godono di mezzi di trasporto e di comunicazione idonei nel numero ed efficienti per qualità.

Reso noto l'armistizio, il generale Vecchiarelli ritiene erroneamente di avere il tempo di intavolare delle trattative con il comandante del Gruppo Armate E, il gen. Alexander Löhr. Quest'ultimo, invece, pretende una resa immediata, conforme alle direttive del piano Achse, pronto da qualche mese, e che contempla l'immediato disarmo delle unità italiane e il loro trasferimento in prigionia nel caso rifiutino di continuare a combattere al fianco degli ex camerati.

Nelle prime ore del 9 settembre, Vecchiarelli ordina ai comandi dipendenti di cedere le armi ai tedeschi, provocando la resa, lo sbandamento e la tragedia dell'XI Armata. Nella sola Grecia (comprese le isole dell'Egeo), gli italiani disarmati dai tedeschi e inviati in prigionia, saranno 265.000 (G. Schreiber, I militari italiani internati nei campi di concentramento del Terzo Reich, 1943-1945. Traditi, disprezzati, disprezzati, dimenticati, Roma, Sme-Ufficio Storico, 1992, pp. 305-306).

Il culmine della tragedia si avrà nelle Isole Ionie e in Dodecaneso, dove tuttavia i reparti italiani daranno vita a importanti episodi di Resistenza.