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Cronologia del Nazifascismo - 1935

4 gennaio

Giunge a Roma il ministro degli Esteri francese, il filofascista Pierre Laval. Mussolini conclude con la Francia un accordo che gli assicura libertà d'azione in Etiopia.

13 gennaio

Plebiscito della Saar: la regione mineraria torna a essere parte della Germania, alla quale è stata sottratta dopo la prima guerra mondiale.

16 gennaio

Il generale Emilio De Bono viene nominato alto commissario dell'Africa Orientale Italiana. Mussolini assume ad interim il dicastero delle Colonie.

1-3 febbraio

Incontro italo-britannico a Londra. Si approvano gli accordi italo-francesi di Roma e si riafferma l'indipendenza austriaca.

7 marzo

Il generale Rodolfo Graziani viene nominato governatore della Somalia. Ha inizio la mobilitazione e la partenza per l'Africa Orientale di consistenti reparti militari

23 marzo

Si intensifica la propaganda bellicista. Dal balcone di Palazzo Venezia Mussolini parla di "milioni di baionette" che “accompagnano” il “sincero desiderio di collaborazione europea” da parte dell'Italia.

11-14 aprile

Si tiene a Stresa la conferenza italo-franco-inglese, in funzione antitedesca. Si riafferma il principio dell'indipendenza dell'Austria. Il cosiddetto “fronte di Stresa” avrà tuttavia vita breve.

27 aprile

Inaugurazione della città di Guidonia, in provincia di Roma.

4 maggio

Il governo inglese propone a Mussolini la prospettiva di un mandato in Etiopia, per evitare la messa in discussione dei principi della Società delle Nazioni. Il duce risponde che per l'Italia il “problema etiopico” va risolto “con qualunque mezzo”.

10 maggio

Il vescovo di Fidenza benedice i labari delle camicie nere che partono per l'Africa Orientale Italiana. Si intensifica il reclutamento di "volontari".

15 maggio

Su delazione della spia Pitigrilli (Dino Segre), viene arrestato a Torino l'intero gruppo dirigente di Giustizia e Libertà.

20 giugno

Il regio decreto legge n. 1010 istituisce il "sabato fascista", giornata da dedicare, obbligatoriamente, all'educazione militare e politica degli italiani.

24 giugno

Giunge a Roma il ministro degli Esteri inglese, Anthony Eden, per cercare di indurre Mussolini a una soluzione pacifica in Etiopia.

25 giugno

Il sottosegretariato alla stampa e alla propaganda viene elevato al rango di ministero. Galeazzo Ciano ne è titolare.

31 luglio

Mussolini, sul “Popolo d'Italia”, scrive che l'Italia procederà in Etiopia "con Ginevra, senza Ginevra, contro Ginevra".

4 agosto

Mussolini pronuncia un bellicoso discorso a Eboli durante le grandi manovre militari: "Andremo contro chiunque, di qualsiasi colore, tentasse di traversarci la strada".

16 agosto

Riunione anglo-franco-italiana per trovare una via d'uscita che soddisfi l'Italia senza umiliare la Società delle Nazioni. Non si giunge a nulla a causa dell'intransigenza italiana. Mussolini ha infatti dato al negoziatore italiano, Aloisi, l'ordine di non stupilare accordi, “a meno che non mi diano tutto, compresa la decapitazione dell'imperatore".

31 agosto

Grandi manovre militari nel Trentino alla presenza del re e del duce, il quale annuncia che in settembre vi sarà 1 milione di uomini sotto le armi.

3 settembre

A Ginevra viene pubblicato il lodo arbitrale sull'incidente di Ual Ual, dal quale risulta esclusa una responsabilità diretta del governo etiopico.

8 settembre

Violento discorso di Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia: "Noi tireremo diritto!".

15 settembre

"Leggi di Norimberga" contro gli ebrei in Germania.

28 settembre

In vista dell'imminente aggressione, il governo etiopico ordina la mobilitazione generale.

2 ottobre

In tutta Italia, al suono delle campane, i fascisti organizzano l'adunata generale della popolazione per ascoltare Mussolini che annuncia l'attacco contro l'Etiopia.

3 ottobre

Inizio delle operazioni militari in Etiopia.

5 ottobre

Occupazione di Adigrat.

6 ottobre

Occupazione di Adua.

7 ottobre

La Società delle Nazioni condanna l'aggressione italiana.

10 ottobre

L'assemblea generale della Società delle Nazioni vota l'applicazione di sanzioni economiche contro l'Italia a partire dal 18 novembre (3 voti contrari: Austria, Albania, Ungheria) .

28 ottobre

Il cardinale Schuster, arcivescovo di Milano, benedice i gagliardetti delle camicie nere ed esalta il fascismo che "a prezzo di sangue apre le porte dell'Etiopia alla fede cattolica".

8 novembre

Occupazione di Makallé.

16 novembre

Per la sua lentezza nel condurre l'offensiva in Etiopia, il generale De Bono viene richiamato in patria e sostituito dal maresciallo Badoglio.

5 dicembre

Ai Comuni, il ministro inglese Hoare avanza l'ipotesi di una mediazione franco-britannica per l'Etiopia (piano Laval-Hoare).

7 dicembre

Mussolini, alla Camera, pronuncia un discorso provocatorio contro la Società delle Nazioni: “Non v'è assedio che possa illudersi di distoglierci dalla nostra meta […] l'epilogo di questa crisi non può consistere che nel pieno riconoscimento dei nostri diritti e nella salvaguardia dei nostri interessi africani”.

16 dicembre

Allocuzione del Papa. Cade ogni speranza di un suo intervento pacificatore nel conflitto etiopico.

18 dicembre

"Giornata della fede": gli italiani sono invitati a consegnare "alla Patria" le fedi nuziali e altri oggetti d'oro per sostenere la guerra in Etiopia e l'"assedio economico" imposto dalla Società delle Nazioni.

Inaugurazione della città di Pontinia.

31 dicembre

Bilancio di attività del Tribunale speciale durante l'anno: 232 antifascisti condannati complessivamente a 1.237 anni di reclusione.